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Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dallo Hoge Raad der Nederlanden (Paesi Bassi) il 20 dicembre 2018 – JZ

(Causa C-806/18)

Lingua processuale: il neerlandese

Giudice del rinvio

Hoge Raad der Nederlanden

Imputato nel procedimento principale

JZ

Questione pregiudiziale

Se una figura di reato nazionale, in forza della quale è punibile il soggiorno di un cittadino di un paese terzo nel territorio dei Paesi Bassi dopo che gli è stato imposto un divieto d’ingresso in applicazione dell’articolo 66a, paragrafo 7, Vreemdelingenwet 2000 (legge del 2000 sugli stranieri), mentre in forza del diritto nazionale è anche accertato che detto straniero non gode di un soggiorno regolare nei Paesi Bassi ed è inoltre accertato che le fasi della procedura di rimpatrio stabilite nella direttiva sul rimpatrio sono state completate ma che il rimpatrio effettivo non ha avuto luogo, sia compatibile con il diritto dell’Unione, segnatamente con il giudizio della Corte di giustizia nella sentenza del 26 luglio 2017 nella causa Ouhrami/Paesi Bassi (C-225/16, ECLI:EU:C:2017:590, punto 49) ai sensi del quale il divieto d’ingresso di cui all’articolo 11 della direttiva sul rimpatrio 1 «produce i suoi effetti» solo a partire dal momento del rimpatrio effettivo dell’interessato nel suo paese d’origine o in un altro paese terzo.

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1     Direttiva 2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare (GU 2008, L 348, pag. 98).