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Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall'Oberster Gerichtshof (Austria) il 27 dicembre 2011 - Bundeswettbewerbsbehörde / Schenker und Co AG e a.

(Causa C-681/11)

Lingua processuale: il tedesco

Giudice del rinvio

Oberster Gerichtshof

Parti

Ricorrente: Bundeswettbewerbsbehörde, Bundeskartellanwalt

Resistenti: Schenker und Co AG, ABX Logistics (Austria) GmbH, Logwin Invest Austria GmbH, Logwin Road + Rail Austria GmbH, Alpentrans Spedition und Transport GmbH, Kapeller Internationale Spedition GmbH, Johann Strauss GmbH, Wildenhofer Spedition und Transport GmbH, DHL Express (Austria) GmbH, G. Englmayer Spedition GmbH, Internationale Spedition Schneckenreither Gesellschaft mbH, Leopold Schöffl GmbH & Co KG, Express-Interfracht Internationale Spedition GmbH, Rail Cargo, A. Ferstl Speditionsgesellschaft mbH, Spedition, Lagerei und Beförderung von Gütern mit Kraftfahrzeugen Alois Herbst GmbH & Co KG, Johann Huber Spedition und Transportgesellschaft mbH, Keimelmayr Speditions- u. Transport GmbH, "Spedpack"-Speditions- und Verpackungsgessellschaft mbH, Thomas Spedition GmbH, Koch Spedition GmbH, Maximilian Schludermann als Insolvenzverwalter über das Vermögen der Kubicargo Spedition GmbH, Kühne + Nagel GmbH, Lagermax Internationale Spedition Gesellschaft mbH, Morawa Transport GmbH, Johann Ogris Internationale Transport- und Speditions GmbH, Traussnig Spedition GmbH, Treu SpeditionsgesmbH, Spedition Anton Wagner GmbH, Gebrüder Weiss GmbH, Marehard u. Wuger Internat. Speditions- u. Logistik GmbH

Questioni pregiudiziali

Se le violazioni dell'articolo 101 TFUE da parte di un'impresa possano essere sanzionate con un'ammenda, qualora questa abbia valutato erroneamente la legittimità del proprio comportamento e tale errore non sia imputabile.

In caso di soluzione negativa della questione sub 1):

1a)     Se a un'impresa non possa essere imputata una valutazione errata della legittimità del proprio comportamento, qualora abbia agito in base al parere di un consulente giuridico esperto in materia di diritto della concorrenza e l'inesattezza del parere fornito non fosse manifesta né potesse emergere dall'esame che ragionevolmente ci si poteva attendere dall'impresa.

1b)     Se a un'impresa non possa essere imputata una valutazione errata della legittimità del proprio comportamento, qualora abbia fatto affidamento sulla correttezza della decisione di un'autorità nazionale garante della concorrenza, la quale abbia esaminato il comportamento di cui trattasi unicamente sulla base del diritto nazionale in materia di concorrenza, ritenendolo ammissibile.

Se le autorità nazionali garanti della concorrenza siano competenti a dichiarare che un'impresa era parte di un'intesa in violazione del diritto della concorrenza dell'Unione, allorché non può essere irrogata all'impresa alcuna ammenda in quanto ha presentato domanda di trattamento favorevole.

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