Language of document :

Comunicazione sulla GU

 

Sentenza della Corte (Grande Sezione) 15 marzo 2005 nel procedimento C-209/03 [domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla High Court of Justice (England & Wales), Queen's Bench Division (Administrative Court)]: The Queen, ex parte di: Dany Bidar contro London Borough of Ealing, e a. 1.

("Cittadinanza dell'Unione ─ Artt. 12 CE e 18 CE ─ Aiuto concesso agli studenti sotto forma di prestito sovvenzionato ─ Disposizione che limita la concessione di tale prestito agli studenti aventi stabile residenza nel territorio nazionale")

(Lingua processuale: l'inglese)

Nel procedimento C-209/03, avente ad oggetto la domanda di pronuncia pregiudiziale proposta alla Corte ai sensi dell'art. 234 CE, dalla High Court of Justice (England & Wales), Queen's Bench Division (Administrative Court) (Regno Unito), con decisione 12 febbraio 2003, pervenuta in cancelleria il 15 maggio 2003, nella causa The Queen, ex parte di: Dany Bidar contro London Borough of Ealing, Secretary of State for Education and Skills, la Corte (Grande Sezione), composta dal sig. V. Skouris, presidente, dai sigg. P. Jann, C.W.A. Timmermans, A. Rosas, K. Lenaerts (relatore) e A. Borg Barthet, presidenti di sezione, dai sigg. J.P. Puissochet, R. Schintgen, dalla sig.ra N. Colneric, dai sigg. M. Ilešič, J. Malenovský, J. Klučka e U. Lõhmus, giudici; avvocato generale: sig. L.A. Geelhoed; cancelliere: sig. H. von Holstein, cancelliere aggiunto, ha pronunciato, il 15 marzo 2005, una sentenza il cui dispositivo è del seguente tenore:

1)    Un aiuto concesso, sia sotto forma di prestiti sovvenzionati sia di borse, agli studenti che soggiornano legalmente nello Stato membro ospitante a copertura delle spese di mantenimento rientra nel campo di applicazione del Trattato CE ai fini del divieto di discriminazione sancito dall'art. 12, primo comma, CE.

2)    L'art. 12, primo comma, CE deve essere interpretato nel senso che osta ad una normativa nazionale che concede agli studenti il diritto ad un aiuto a copertura delle spese di mantenimento solo se sono stabilmente residenti nello Stato membro ospitante, escludendo così che un cittadino di un altro Stato membro ottenga, in quanto studente, lo status di persona stabilmente residente anche se detto cittadino soggiorna legalmente ed ha svolto parte importante degli studi secondari nello Stato membro ospitante ed ha, di conseguenza, stabilito un legame effettivo con la società di tale Stato.

3)    Gli effetti nel tempo della presente sentenza non vanno limitati.

____________

1 - GU C 171 del 19.7.2003.