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Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Verona (Italia) il 30 agosto 2013 – Shamim Tahir / Ministero dell’Interno e Questura di Verona

(Causa C-469/13)

Lingua processuale: l’italiano

Giudice del rinvio

Tribunale di Verona

Parti nella causa principale

Ricorrente: Shamim Tahir

Convenuti: Ministero dell’Interno, Questura di Verona

Questioni pregiudiziali

Se l’art. 7, comma 1, della direttiva 2003/1091 vada interpretato nel senso che la condizione del soggiorno legale ed ininterrotto per cinque anni nello stato membro, di cui all’art. 4, comma 1, della direttiva e di cui deve essere documentata la sussistenza all’atto della presentazione della domanda di permesso di soggiorno di lungo periodo, possa essere riferita anche ad un soggetto diverso da colui che presenta la domanda e che sia a lui legato da rapporto familiare ai sensi dell’art. 2, lett. e) della direttiva;

se l’art. 13, primo periodo della direttiva 2003/109, vada interpretato nel senso che tra le condizioni più favorevoli alle quali gli stati membri possono rilasciare permessi di soggiorno CE di lungo periodo permanenti o di validità illimitata vi sia anche quella che consente di estendere, quale presupposto per il conferimento dello status di soggiornante di lungo periodo, il soggiorno legale ed ininterrotto per cinque anni nello stato interessato, di cui all’art. 4 comma 1 della stessa direttiva, di chi ha già acquisito lo status di soggiornante di lungo periodo ai familiari dello stesso come definiti dall’art. 2, lett. e) della direttiva, a prescindere dalla durata del soggiorno di questi ultimi nel territorio dello stato membro nel quale è presentata l’istanza.

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1 Direttiva 2003/109/CE del Consiglio, del 25 novembre 2003, relativa allo status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo (GU L 16, pag. 44).