Language of document :

Ricorso proposto il 28 luglio 2014 – Parlamento europeo / Consiglio dell’Unione europea

(Causa C-363/14)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: Parlamento europeo (rappresentanti: F. Drexler, A Caiola, M. Pencheva, agenti)

Convenuto: Consiglio dell’Unione europea

Conclusioni del ricorrente

annullare la decisione di esecuzione del Consiglio 2014/269/UE del 6 maggio 2014, che modifica la decisione 2009/935/GAI per quanto riguarda l'elenco dei paesi e delle organizzazioni terzi con cui Europol stipula accordi1 ;

condannare il convenuto all'integralità delle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del suo ricorso, il Parlamento europeo deduce tre motivi.

In primo luogo, il Parlamento europeo contesta al Consiglio di essersi avvalso di un procedimento decisionale errato ai fini dell'adozione della decisione 2014/269/UE. Il Parlamento ne deduce che il Consiglio avrebbe non soltanto commesso una violazione dei Trattati ma anche una violazione delle forme sostanziali.

In secondo luogo, il Parlamento censura il Consiglio per aver utilizzato vuoi una base giuridica abrogata dall'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, vuoi una base giuridica derivata che sarebbe illegittima in forza della giurisprudenza della Corte di giustizia.

Da ultimo, secondo il Parlamento, l'elenco dei paesi e delle organizzazioni terzi con cui Europol stipula accordi costituisce un elemento rilevante in ambito legislativo. Tale elemento dovrebbe essere considerato dal legislatore dell'Unione come elemento essenziale della materia disciplinata. Conseguentemente, il fondamento giuridico nonché il procedimento utilizzato di cui il Consiglio si è avvalso non sarebbero giuridicamente corretti.

____________

1 GU L 138, pag. 104.