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Ricorso proposto il 18 dicembre 2009 - Commissione europea / Regno dei Paesi Bassi

(Causa C-542/09)

Lingua processuale: l'olandese

Parti

Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: G. Rozet e M. van Beek, agenti)

Convenuto: Regno dei Paesi Bassi

Conclusioni della ricorrente

Dichiarare che, richiedendo ai lavoratori migranti, e ai relativi familiari a loro carico, di soddisfare ad un requisito attinente alla residenza, la cosiddetta "regola dei 3 anni su 6", quale condizione per essere presi in considerazione nell'ambito del WSF 1 per ottenere un finanziamento allo studio per una formazione all'estero, il Regno dei Paesi Bassi è venuto meno agli obblighi ad esso incombenti ai sensi dell'art. 45 TFUE e dell'art. 7, n. 2 del regolamento (CEE) n. 1612/68 2;

condannare il Regno dei Paesi Bassi alle spese.

Motivi e principali argomenti

Considerato che i Paesi Bassi non hanno al momento ancora adottato tutte le misure al fine di porre termine all'applicazione del requisito della residenza, la cosiddetta "regola dei 3 anni su 6", che i lavoratori migranti, e i relativi familiari a loro carico, devono soddisfare quale condizione per essere presi in considerazione nell'ambito del WSF per ottenere un finanziamento allo studio per una formazione all'estero, la Commissione conclude che i Paesi Bassi non hanno adempiuto agli obblighi ad essi incombenti ai sensi dell'art. 45 TFUE e dell'art. 7, n. 2 del regolamento n. 1612/68.

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1 - Wet Studiefinancering 2000 (legge del 2000sul finanziamento degli studi).

2 - Regolamento (CEE) del Consiglio 15 ottobre 1968, n. 1612, relativo alla libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità (GU L 257, pag. 2).