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Ricorso proposto il 18 aprile 2013 - Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord / Consiglio dell'Unione europea

(Causa C-209/13)

Lingua processuale: l'inglese

Parti

Ricorrente: Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (rappresentanti: E. Jenkinson, S. Behzadi-Spencer, agenti, M. Hoskins, QC, P. Baker, QC, V. Wakefield, barrister)

Convenuto: Consiglio dell'Unione europea

Conclusioni del ricorrente

annullare la decisione 2013/52/UE del Consiglio, che autorizza una cooperazione rafforzata nel settore dell'imposta sulle transazioni finanziarie; e

condannare il Consiglio alle spese sostenute dal Regno Unito nel presente procedimento.

Motivi e principali argomenti

Primo motivo, vertente sul fatto che la decisione 2013/52/UE del Consiglio è contraria all'articolo 327 TFUE, in quanto autorizza l'adozione di un'imposta sulle transazioni finanziarie ("ITF") con efficacia extraterritoriale, la quale non rispetterà le competenze, i diritti e gli obblighi degli Stati non partecipanti.

Secondo motivo, vertente sull'illegittimità della decisione 2013/52/UE del Consiglio, poiché autorizza l'adozione di una ITF con efficacia extraterritoriale, per la quale non sussiste alcun fondamento nel diritto internazionale consuetudinario.

Terzo motivo, vertente sul fatto che la decisione 2013/52/UE del Consiglio è contraria all'articolo 332 TFUE, in quanto autorizza una cooperazione rafforzata per una ITF, la cui attuazione comporterà inevitabilmente costi che dovranno essere sostenuti dagli Stati non partecipanti.

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1 - GU L 22, pag.11.