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Impugnazione proposta il 13 giugno 2012 da Telefónica S.A. e Telefónica de España, S.A.U. avverso la sentenza del Tribunale (Ottava Sezione) del 29 marzo 2012, causa T-336/07, Telefónica e Telefónica de España / Commissione

(Causa C-295/12P)

Lingua processuale: lo spagnolo

Parti

Ricorrenti: Telefónica S.A. e Telefónica de España, S.A.U. (rappresentanti: F. González Díaz e J. Baño Fos, avvocati)

Altre parti nel procedimento: Commissione europea, France Telecom España, S.A., Asociación de Usuarios de Servicios Bancarios (Ausbanc Consumo) e European Competitive Telecommunications Association

Conclusioni delle ricorrenti

Le ricorrenti chiedono che la Corte voglia:

In via principale

annullare, in tutto o in parte, la sentenza del Tribunale del 29 marzo 2012, Telefónica, SA e Telefónica de España, SA / Commissione, T-336/07;

sulla base degli elementi a sua disposizione, annullare, in tutto o in parte, la decisione della Commissione europea del 4 luglio 2007, caso COMP/38.784 - Wanadoo España / Telefónica;

revocare o ridurre l'importo dell'ammenda ai sensi dell'articolo 261 TFUE;

revocare o ridurre l'importo dell'ammenda sulla base della durata ingiustificata del procedimento dinanzi al Tribunale; e

condannare alle spese la Commissione e le parti intervenienti, sia nel presente procedimento sia nel procedimento dinanzi al Tribunale.

In alternativa, qualora lo stato del procedimento non lo consenta

annullare la sentenza del Tribunale e rinviare la causa al Tribunale affinché si pronunci alla luce dei punti di diritto precisati dalla Corte di giustizia;

revocare o ridurre l'importo dell'ammenda ai sensi dell'articolo 261 TFUE;

condannare alle spese la Commissione e le parti intervenienti, sia nel presente procedimento sia nel procedimento dinanzi al Tribunale.

In ogni caso

concedere, ai sensi dell'articolo 15 TFUE, l'accesso alla trascrizione letterale o alla registrazione dell'udienza tenutasi il 23 maggio 2011 dinanzi al Tribunale, nonché lo svolgimento di un'udienza.

Motivi e principali argomenti

Il Tribunale ha commesso:

Violazioni dei diritti della difesa della Telefónica, considerato quanto segue:

La durata sproporzionata del procedimento;

La dichiarazione di irricevibilità di argomenti suffragati da allegati;

La dichiarazione di irricevibilità di argomenti relativi alla non indispensabilità delle risorse quale elemento rilevante al momento di stabilire gli effetti della condotta della Telefónica;

La dichiarazione di ricevibilità di elementi nuovi che non erano stati inclusi nella comunicazione di addebiti.

Errore di diritto nella definizione dei mercati all'ingrosso rilevanti.

Errore di diritto nella valutazione della presunta posizione dominante della Telefónica.

Errore di diritto e violazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo avendo consentito un'intromissione nel diritto di proprietà della Telefónica su di una risorsa non indispensabile.

Errore di diritto e manifesto snaturamento dei fatti nella valutazione dell'abuso e dei suoi presunti effetti sulla concorrenza con riguardo a:

La scelta delle risorse all'ingrosso;

L'analisi dei flussi di cassa scontati;

L'esame periodo per periodo;

Gli effetti probabili o concreti della condotta.

Errore di diritto nella valutazione dell'azione ultra vires della Commissione e violazione dei principi di sussidiarietà, proporzionalità, certezza del diritto, leale cooperazione e buona amministrazione.

Violazione del principio di certezza del diritto nella definizione della tipologia giuridica e errore di diritto nella valutazione del carattere doloso o colposo della condotta della Telefónica.

Errore di diritto e manifesto snaturamento dei fatti nel calcolo dell'importo dell'ammenda, inter alia, a causa di quanto segue:

Qualificazione della condotta come infrazione molto grave;

Valutazione della violazione dei principi di parità di trattamento, proporzionalità e individualità delle pene; e

Difetto di motivazione.

Violazione dell'articolo 229 CE (attualmente 261 TFUE).

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