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Ricorso proposto il 20 agosto 2014 – Commissione europea / Repubblica portoghese

(Causa C-398/14)

Lingua processuale: il portoghese

Parti

Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: P Guerra e Andrade e E. Manhaeve, agenti)

Convenuta: Repubblica portoghese

Conclusioni della ricorrente

dichiarare che la Repubblica portoghese, non avendo garantito un livello adeguato di trattamento delle acque reflue urbane nei 52 agglomerati elencati rispetto ai quali si verifica la violazione, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell’articolo 4 della direttiva 91/271/CEE 1 , concernente il trattamento delle acque reflue urbane.

condannare la Repubblica portoghese alle spese.

Motivi e principali argomenti

L’articolo 4 della direttiva 91/271/CEE dispone, in particolare, che entro il 31 dicembre 2005 gli scarichi di acque reflue urbane in acque dolci ed estuari provenienti da agglomerati con un numero di abitanti equivalenti compreso tra 2000 e 10000 debbano essere sottoposti, prima dello scarico, a trattamento secondario o a trattamento equivalente.

La Commissione ritiene che in Portogallo esista un problema di sistema, dato che lo Stato portoghese non ha adottato, né a livello nazionale né a livello regionale, misure di pianificazione in conformità delle disposizioni della direttiva 91/271/CEE.

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1 Direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991, concernente il trattamento delle acque reflue urbane (GU L 135, pag. 40).