Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Raad van State (Paesi Bassi) il 17 novembre 2015 – J. N. / Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid
(Causa C-601/15)
Lingua processuale: il neerlandese
Giudice del rinvio
Raad van State
Parti
Ricorrente: J. N.
Altra parte: Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid
Questioni pregiudiziali
Se l’articolo 8, paragrafo 3, parte iniziale e lettera e), della direttiva 2013/33/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale (GU L 180) sia valido alla luce dell’articolo 6 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea (GU 2007, C 303/01):
1) nella situazione in cui un cittadino di un paese terzo è stato posto in stato di trattenimento, in forza dell’articolo 8, paragrafo 3, parte iniziale e lettera e), della menzionata direttiva, e ha il diritto, in forza dell’articolo 9 della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale (GU L 180), di rimanere in uno Stato membro fintantoché non sia stata presa una decisione in primo grado sulla sua domanda d’asilo, e
2) alla luce delle spiegazioni [relative alla Carta dei diritti fondamentali] (GU 2007, C 303/02), secondo le quali le limitazioni che possono legittimamente essere apportate ai diritti conferiti dall’articolo 6 non possono andare oltre i limiti consentiti dall'articolo 5, parte iniziale e lettera f), della CEDU [Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali], e dall’interpretazione data dalla Corte EDU a quest’ultima disposizione, tra l’altro nella sentenza del 22 settembre 2015, Nabil e a., contro Ungheria, 62116/12, secondo la quale il trattenimento di un richiedente asilo viola il citato articolo 5, paragrafo 1, parte iniziale e lettera f), se esso non è stato imposto al fine del rimpatrio.
____________