Ricorso proposto il 21 dicembre 2015 – Nausicaa Anadyomène e Banque d’Escompte/BCE
(Causa T-749/15)
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Nausicaa Anadyomène SAS (Parigi, Francia) e Banque d’Escompte (Parigi) (rappresentanti: S. Rodrigues e A. Tymen, avvocati)
Convenuta: Banca centrale europea (BCE)
Conclusioni
Le ricorrenti chiedono che il Tribunale voglia:
dichiarare il ricorso ricevibile e fondato;
Di conseguenza,
dichiarare la convenuta responsabile, ai sensi dell’articolo 340 TFUE, in ragione di violazioni commesse in occasione della sua politica monetaria relativa ai titoli di credito greci;
condannare la convenuta a risarcire il danno subito, stimato a EUR 10.901.448,38 per la società Nausicaa, con riserva di ulteriore definizione, e a EUR 239.058,84 per la Banque d’Escompte ;
in ogni caso, condannare la convenuta alla totalità delle spese.
Motivi e principali argomenti
A sostegno del ricorso, le ricorrenti deducono due motivi.
Primo motivo, vertente su violazioni sufficientemente qualificate che sarebbero state commesse dalla BCE. Tale motivo si divide in tre parti:
Prima parte, vertente sulla violazione del principio di certezza del diritto e di rispetto del legittimo affidamento.
Seconda parte, vertente sulla violazione del principio della parità di trattamento e del principio di non discriminazione e sulla violazione degli articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione (in prosieguo «la Carta»).
Terza parte, vertente sulla violazione del principio della buona amministrazione, sulla violazione dell’articolo 41 della Carta e sulla violazione dell’obbligo di diligenza.
Secondo motivo, vertente sul danno subito dalle ricorrenti e sul nesso di causalità tra il comportamento illecito della BCE e tale danno.
____________