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Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Audiencia Provincial de La Coruña (Spagna) il 2 settembre 2020 – Banco Santander, S.A. / J.A.C. e M.C.P.R.

(Causa C-410/20)

Lingua processuale: lo spagnolo

Giudice del rinvio

Audiencia Provincial de La Coruña

Parti nel procedimento principale

Parte appellante: Banco Santander, S.A.

Parte appellata: J.A.C. e M.C.P.R.

Questioni pregiudiziali

Qualora, nellʼambito di un procedimento di risoluzione di unʼentità finanziaria, sia stato azzerato il valore della totalità delle azioni in cui era suddiviso il capitale sociale, se gli articoli 34, paragrafo 1, lettera a), 53, paragrafi 1 e 3, e 60, paragrafo 2, lettere b) ed e), della direttiva 2014/59/UE del Parlamento e del Consiglio, del 15 maggio 2014 1 , debbano essere interpretati nel senso che essi ostano a che i soggetti che hanno acquistato le azioni di detta entità alcuni mesi prima dellʼinizio del procedimento di risoluzione, in occasione di un aumento di capitale con offerta pubblica di sottoscrizione, possano proporre nei confronti dellʼentità emittente o dellʼentità risultante da una successiva fusione per incorporazione domande di risarcimento o domande aventi effetto equivalente facendo valere lʼinesattezza di informazioni contenute nel prospetto di emissione.

Nello stesso caso cui si riferisce la questione precedente, se gli articoli 34, paragrafo 1, lettera a), 53, paragrafo 3, e 60, paragrafo 2, lettera b), della direttiva 2014/59/UE del Parlamento e del Consiglio, del 15 maggio 2014, ostino a che vengano giudizialmente imposti allʼentità emittente, o allʼentità a questa succeduta a titolo universale, obblighi di restituzione del controvalore delle azioni sottoscritte, nonché di pagamento di interessi, come conseguenza della dichiarazione di nullità, con effetti retroattivi (ex tunc), del contratto di sottoscrizione delle azioni, in virtù di domande proposte successivamente alla risoluzione dellʼentità suddetta.

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1 Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento (GU 2014, L 173, pag. 190).