Si tratta della maggiore causa in materia di concorrenza mai trattata dall'Istituzione (41 imprese o associazioni di imprese interessate in 16 Stati europei)
Con una decisione del novembre 1994 la Commissione ha constatato l'esistenza di una serie di accordi e pratiche per la spartizione dei mercati del cemento grigio e del cemento bianco in Europa. Secondo la Commissione, tali intese costituivano un'unica infrazione alla quale avrebbero partecipato quarantadue imprese e associazioni di imprese europee. La Commissione ha ritenuto che detta infrazione unica aveva avuto inizio il 14 gennaio 1983, data di una riunione nel corso della quale gli alti esponenti dell'industria europea del cemento si sarebbero accordati su una regola di "osservanza dei limiti dei mercati nazionali", in base alla quale era vietata ogni operazione di esportazione di cemento all'interno dell'Europa che potesse destabilizzare i mercati vicini. Al momento in cui ha emanato la sua decisione la Commissione non era certa che l'infrazione avesse avuto fine. Alle destinatarie della decisione sono state inflitte ammende per un importo complessivo di circa 250 milioni di euro.
Dinanzi al Tribunale dette imprese e associazioni di imprese hanno anzitutto denunciato varie violazioni dei diritti della difesa nel corso del procedimento amministrativo. Ad esempio, varie ricorrenti, non presenti alla riunione del 14 gennaio 1983, hanno sostenuto che nella decisione impugnata la Commissione ha considerato che esse erano rappresentate in quella sede e, pertanto, avevano partecipato all'intesa da quella data, mentre tale elemento non era indicato nella comunicazione degli addebiti. Il Tribunale rileva effettivamente che la Commissione avrebbe dovuto annunciare la sua intenzione di considerare come momento iniziale dell'infrazione per tutte le destinatarie della sua futura decisione la riunione del 14 gennaio 1983. Il Tribunale determina quindi, per ciascuna impresa, il momento iniziale della sua partecipazione all'infrazione senza tener conto del criterio della rappresentanza adottato dalla Commissione.
Varie associazioni di imprese hanno poi censurato il fatto che nella comunicazione degli addebiti la Commissione non aveva annunciato l'intenzione di infliggere loro un'ammenda. Il Tribunale ritiene fondato l'argomento e quindi annulla le ammende irrogate alle associazioni di imprese.
Praticamente tutte le destinatarie della decisione hanno fatto carico alla Commissione di non aver consentito loro di accedere adeguatamente al fascicolo istruttorio durante il procedimento amministrativo. Il Tribunale ha chiesto alla Commissione di trasmettergli il fascicolo affinché le parti potessero prenderne visione integralmente. Due di esse sono riuscite così a dimostrare che l'accesso incompleto al fascicolo nel corso del procedimento amministrativo le aveva private di elementi che avrebbero potuto essere utili per la loro difesa. La decisione è stata pertanto annullata nei loro confronti (si tratta delle ricorrenti Cedest e Rugby).
Il Tribunale rileva poi l'esistenza di un accordo unico fra tutte le imprese ricorrenti vertente sull'osservanza dei limiti dei mercati nazionali. Tuttavia, a suo giudizio, la Commissione non ha comprovato adeguatamente la partecipazione di talune imprese a detto accordo (Buzzi, ENCI, Castle, Titan, Heracles, Nordcement, Alsen Breitenburg). Per quanto riguarda tutte le altre destinatarie della decisione, il Tribunale ritiene la durata della partecipazione all'infrazione inferiore a quella stabilita dalla Commissione. Ricorda in proposito che la Commissione era tenuta a dimostrare non solo la partecipazione di ciascuna destinataria della decisione all'infrazione, ma anche la durata di tale partecipazione.
Quindi, poiché le ammende erano state fissate in base alla gravità e alla durata dell'infrazione, il Tribunale ha ridotto notevolmente l'importo delle ammende inflitte alle imprese la cui partecipazione all'accordo è stata comprovata. Di conseguenza, dato anche l'annullamento integrale dell'ammenda nei confronti delle imprese la cui responsabilità nell'intesa non è stata dimostrata e nei confronti di tutte le associazioni di imprese, l'ammontare complessivo delle ammende viene ridotto a circa 110 milioni di euro 2.
N.B.: la decisione del Tribunale può essere impugnata dinanzi alla Corte di giustizia delle Comunità europee, limitatamente ai punti di diritto, entro due mesi dalla notifica.
Documento non ufficiale ad uso degli organi d'informazione, che non impegna il Tribunale di primo grado.
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Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla dott.ssa Milagros Gallego, Tel.: (00352) 4303 3442 Fax: (00352) 4303 2668.
Immagini televisive dell'udienza saranno disponibili tramite "Europa via satellite", Commissione europea, DG X, Servizio audiovisivo, L-2920 Lussemburgo, tel. (00352) 4301.32392, fax (00352) 4301.35249, o B-1049 Bruxelles, tel. (0032) 2.2962275, fax (0032) 2.2965956.
N. causa |
Nomi delle parti |
Importi delle ammende inflitte dalla Commissione (decision 30 novembre 1994, 94/815/CE) (in Euro) |
Sentenza del Tribunale di primo grado (in Euro) |
T-25/95 |
Cimenteries CBR SA/Commission |
8 032 000 |
1 711 000 |
T-26/95 |
Cembureau - Association européenne du ciment/Commission |
100 000 |
|
T-30/95 |
Fédération de l'industrie cimentière belge ASBL/Commission |
100 000 |
|
T-31/95 |
Eerste Nederlandse Cementindustrie NV (ENCI)/Commission |
7 316 000 |
|
T-32/95 |
Vereniging Nederlandse Cementindustrie (VNC)/Commission |
100 000 |
|
T-34/95 |
Ciments luxembourgeois SA/Commission |
1 052 000 |
617 000 |
T-35/95 |
Dyckerhoff AG/Commission |
13 284 000 |
7 055 000 |
T-36/95 |
Syndicat national de l'industrie cimentière (SFIC)/Commission |
100 000 |
|
T-37/95 |
Vicat SA/Commission |
8 272 000 |
2 407 000 |
T-38/95 |
Groupe Origny SA/Commission |
2 522 000 |
|
T-39/95 |
Ciments français SA/Commission |
25 768 000 |
13 570 000 |
T-42/95 |
Heidelberger Zement AG/Commission |
15 652 000 |
7 056 000 |
T-43/95 |
Lafarge Coppée SA/Commission |
23 900 000 |
14 248 000 |
T-44/95 |
Aalborg Portland A/S/Commission |
4 008 000 |
2 349 000 |
T-45/95 |
Alsen AG/Commission |
3 841 000 |
|
T-46/95 |
Alsen AG/Commission |
1 850 000 |
|
T-48/95 |
Bundesverband der Deutschen Zementindustrie eV/Commission |
100 000 |
|
T-50/95 |
Unicem SpA/Commission |
11 652 000 |
6 399 000 |
T-51/95 |
Fratelli Buzzi SpA/Commission |
3 652 000 |
|
T-52/95 |
Compañia Valenciana de Cementos Portland SA/Commission |
1 866 000 |
638 000 |
T-53/95 |
The Rugby Group plc/Commission |
5 144 000 |
|
T-54/95 |
British Cement Association/Commission |
100 000 |
|
T-55/95 |
Asland SA/Commission |
5 337 000 |
740 000 |
T-56/95 |
Castle Cement Ltd/Commission |
7 964 000 |
|
T-57/95 |
Heracles General Cement Company SA/Commission |
5 748 000 |
|
T-58/95 |
Corporación Uniland SA/Commission |
1 971 000 |
592 000 |
T-59/95 |
Agrupación de Fabricantes de Cemento de España (Oficemen)/Commission |
70 000 |
|
T-60/95 |
Irish Cement Ltd/Commission |
3 524 000 |
2 065 000 |
T-61/95 |
Cimpor - Cimentos de Portugal SA/Commission |
9 324 000 |
4 312 000 |
T-62/95 |
Secil - Companhia Geral de Cal e Cimento SA/Commission |
3 017 000 |
1 395 000 |
T-63/95 |
Associação Técnica da Indústria de Cimento (ATIC)/Commission |
70 000 |
|
T-64/95 |
Titan Cement Company SA/Commission |
5 625 000 |
|
T-65/95 |
Italcementi - Fabbriche Riunite Cemento SpA/Commission |
33 580 000 |
25 701 000 |
T-68/95 |
Holderbank Financière Glarus AG/Commission |
5 331 000 |
1 918 000 |
T-69/95 |
Hornos Ibéricos Alba SA (Hisalba)/Commission |
1 784 000 |
836 000 |
T-70/95 |
Aker RGI ASA/Commission |
40 000 |
14 000 |
T-71/95 |
Scancem (publ) AB/Commission |
40 000 |
14 000 |
T-87/95 |
Cementir - Cementerie del Tirreno SpA/Commission |
8 248 000 |
7 471 000 |
T-88/95 |
Blue Circle Industries plc/Commission |
15 824 000 |
7 717 000 |
T-103/95 |
Enosi Tsimentoviomichanion Ellados/Commission |
100 000 |
|
T-104/95 |
Tsimenta Chalkidos AE/Commission |
1 856 000 |
510 000 |
1 -Per i nomi delle parti si prega di consultare l'elenco allegato.
2 -Per l'importo delle singole ammende vedasi l'elenco allegato.