Analisi, da parte dell'Avvocato generale, dei termini per i trasferimenti di giocatori provenienti dall'Europa e dai paesi terzi nell'ambito della pallacanestro professionale belga
La causa verte sul trasferimento dei giocatori nella pallacanestro professionale. A livello internazionale, la pallacanestro è gestita dalla Federazione internazionale della pallacanestro, ("FIBA"), alle cui norme le federazioni nazionali devono attenersi. Per quanto riguarda le norme sui trasferimenti, la Federazione belga ("FRBSB") ha creato tre differenti periodi di trasferimento. Per il campionato 1995/1996, rilevante nella fattispecie, il trasferimento di giocatori fra società belghe era possibile solo prima dell'inizio del campionato, cioè tra il 15 aprile e il 15 maggio 1995. I giocatori provenienti da paesi UE potevano essere trasferiti fino al 28 febbraio 1996, mentre quelli provenienti da paesi terzi fino al 31 marzo dello stesso anno.
Il signor Lehtonen è cestista professionista di nazionalità finlandese. Dopo aver terminato il campionato finlandese 1995/1996, è stato tesserato dalla società belga Castors Canada Dry Namur-Braine ("Castors Braine") per la fase finale del campionato belga 1995/1996. La FIBA ha però rigettato il tesseramento di Lehtonen perchè per lui il termine di trasferimento era scaduto il 28 febbraio.
Dal momento che il 6 aprile 1996, la Castors Braine aveva fatto giocare Lehtonen contro la squadra belga Belgacom-Quaregnon e aveva vinto la partita 104 contro 102, su reclamo della squadra perdente, la FRBSB ha decretato la vittoria della Belgacom-Quaregnon a tavolino con punti 20 contro 0, con la motivazione che Lehtonen era stato ingaggiato in violazione dei regolamenti FIBA.
Lehtonen e la Castors Braine hanno chiesto quindi al Tribunale di Bruxelles l'annullamento della vittoria della Belgacom-Quaregnon ed il divieto alla lega belga di infliggere alla Castors Braine qualsiasi tipo di sanzione, se avesse continuato a far giocare il signor Lehtonen. Il giudice nazionale ha sottoposto alla Corte di giustizia delle Comunità europee una questione pregiudiziale volta ad accertare se la fissazione di termini per i trasferimenti sia compatibile con il diritto comunitario ed, in particolare, con il principio della libera circolazione dei lavoratori.
Secondo l'Avvocato generale, Lehtonen, come giocatore professionista, è un lavoratore ai sensi del diritto comunitario e gode quindi del diritto della libera circolazione. I periodi di trasferimento belgi pregiudicherebbero in linea di principio la libertà di circolazione, in quanto impedirebbero a giocatori di altri Stati membri, una volta scaduti i termini, di lasciare il proprio paese per dedicarsi alla pallacanestro professionale in Belgio.
In merito alla questione se sia giustificato il termini di trasferimento applicato al signor Lehtonen, la FRBSB sostiene però che schierando nuovi giocatori in un certo momento si può alterare la concorrenza nell'ambito del campionato. Lo scaglionamento dei periodi di trasferimento di giocatori europei e dei paesi terzi avrebbe lo scopo di impedire che essi terminino un campionato nazionale, e dopo, trasferiti a giocare nella fase finale di un altro campionato, ne falsino gli esiti. I termini della FIBA sarebbero stati scelti in modo da coincidere con la fine della maggior parte dei campionati europei, che terminano relativamente presto. I campionati di paesi terzi, e segnatamente degli USA, finirebbero invece più tardi.
L'Avvocato generale però non accetta l'idea del principio della "sovranità organizzativa delle federazioni sportive", in quanto sbarrare l'accesso, in determinati periodi, a sportivi provenienti da altri Stati membri pregiudicherebbe la libera circolazione dei lavoratori.
A suo parere, i termini di trasferimento potrebbero tuttavia essere giustificati dalla salvaguardia della comparabilità dei risultati, cioè da ragioni di pubblico interesse.
Così, un termine di trasferimento ritardato - e cioè nel corso del campionato - potrebbe giustificarsi purchè non arbitrario e sulla base di motivi sportivi inerenti all'interesse pubblico. In tale modo non si consentirebbe che trasferimenti, effettuati prima della sua scadenza, di giocatori che fino ad allora avevano operato nell'ambito di Federazioni di altri Stati membri, alterino la comparabilità dei risultati della competizione sportiva. Tuttavia, nel caso del Belgio, si tratterebbe di termini differenziati, o più precisamente di "termini di trasferimento scaglionati".
Nei riguardi di Lehtonen, occorre tener conto del termine, ancor più tardivo, per i giocatori provenienti da Federazioni di Stati terzi. Consentire però, sulla base di termini di trasferimento scaglionati, a giocatori precedentemente operanti in Stati terzi di trasferirsi in squadre appartenenti alla Federazione belga quando un tale trasferimento sia impedito a giocatori di altri Stati europei equivarrebbe ad arrecare pregiudizio al criterio della comparabilità dei risultati. Pertanto, periodi di trasferimento scaglionati di questo tipo non sarebbero adeguati.
A parere dell'Avvocato generale, un termine di trasferimento motivato da ragioni sportive inerenti al pubblico interesse può quindi giustificarsi unicamente allorquando, esso non sia più breve per i giocatori provenienti da Stati membri dell'Unione europea, che per i giocatori operanti in Stati terzi.
In conclusione, l'Avvocato generale propone alla Corte di fornire al quesito proposto dal giudice nazionale la seguente soluzione:
I regolamenti di una Federazione sportiva che vietino ad una società di pallacanestro di far scendere in campo (per la prima volta) un giocatore, cittadino di uno Stato membro, il quale sia stato trasferito nel corso del campionato solo successivamente ad una certa data, possono giustificarsi sulla base di motivi sportivi attinenti al pubblico interesse, e sono pertanto in sintonia con il principio di libera circolazione dei lavoratori, se la suddetta data, nei riguardi di sportivi professionisti fino a quel momento impegnati in società di altri Stati membri, è scelta in modo da non falsare i campionati e, in particolare, da non pregiudicare la comparabilità dei risultati sportivi mediante trasferimenti di giocatori effettuati prima della scadenza del termine per il trasferimento, e se il predetto termine di trasferimento non scade prima di quello stabilito per professionisti dello sport fino a quel momento operanti in Stati terzi.
L'Avvocato generale, in piena imparzialità ed indipendenza, coadiuva la Corte di giustizia nell'analisi fattuale e giuridica delle controversie sottopostele e propone alla Corte la soluzione che, a suo avviso, essa dovrebbe fornire ai quesiti sollevati dal giudice nazionale. Le conclusioni dell'Avvocato generale non sono vincolanti per la Corte.
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