La Corte di giustizia ritiene che la normativa comunitaria relativa all'importazione di merci contraffatte e merci usurpative si oppone ad una norma nazionale che impedisce la comunicazione al titolare del diritto di marchio dell'identità del dichiarante o del destinatario di merci importate.
Il diritto comunitario instaura una disciplina il cui obiettivo è di impedire l'immissione sul mercato di merci contraffatte e di merci usurpative. In questo ambito, esso definisce le condizioni d'intervento delle autorità doganali riguardo a tali merci.
La legislazione svedese sulla protezione dei dati dispone che informazioni relative alla situazione personale o economica di un singolo, ottenute nell'ambito dei controlli doganali, sono soggette a segreto. Una eccezione è prevista per le informazioni che non comportano alcun pregiudizio per il singolo interessato.
La Adidas è titolare in Svezia di un marchio relativo a svariati articoli sportivi, di abbigliamento sportivo e per il tempo libero. La Adidas ha presentato un ricorso contro il rifiuto della dogana svedese di Arlanda di comunicargli l'identità del destinatario di merci sospettate di contraffare il marchio Adidas.
Il giudice del rinvio chiede alla Corte: se il diritto comunitario si opponga ad una disciplina normativa nazionale che impedisce la comunicazione di informazioni tali da provocare un danno al singolo interessato.
La Corte ritiene che la funzione essenziale della normativa comunitaria in questione è quella di impedire l'immissione sul mercato di merci contraffatte e di merci usurpative. Una applicazione effettiva di tale normativa dipende dalle informazioni fornite al titolare del diritto di proprietà intellettuale che cerca di impedire la circolazione di merci contraffatte o usurpative. Se l'identità del dichiarante e/o del destinatario delle merci non può essergli comunicata, è in effetti impossibile adire l'autorità nazionale competente.
La Corte ricorda che il titolare del diritto può solo utilizzare i dati comunicati dall'ufficio doganale allo scopo di adire l'autorità nazionale capace di interdire una eventuale messa in circolazione delle merci in oggetto. Se il titolare utilizza le informazioni ad altri fini, potrà venir riconosciuto responsabile per i danni subiti.
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