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Ricorso proposto il 7 marzo 2014 – ANKO / Commissione

(causa T-154/14)

Lingua processuale: il greco

Parties

Ricorrente: ANKO Anonymos Etairia Antiprosopeion, Emporiou kai Viomichanias (Atene, Grecia) (rappresentante: B. Christianos, avvocato)

Convenuta: Commissione europea

Conclusioni

La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

dichiarare che l’importo totale di EUR 185 664,10 che la Commissione ha già versato alla ricorrente per il progetto OASIS nonché l’importo totale di EUR 465 062, 84 che la Commissione ha già versato alla ricorrente per il progetto PERFORM corrispondono a spese ammissibili;

dichiarare che l’importo di EUR 1 824, 05 che la Commissione non ha versato per il progetto OASIS e l’importo di EUR 637 117,17 che la Commissione non ha versato a titolo di concorso finanziario per il progetto PERFORM corrispondono a spese ammissibili che la Commissione deve conseguentemente versare alla ANKO, e

condannare la Commissione alle spese sostenute dalla ricorrente.

Motivi e principali argomenti

Il presente ricorso riguarda la responsabilità della Commissione ai sensi dell’articolo 272 TFUE per i contratti, rispettivamente, n. 215754 e n. 215952, intesi all’esecuzione dei progetti OASIS e PERFORM.

La ricorrente sostiene, in particolare, che, benché essa abbia adempiuto i propri obblighi contrattuali, la Commissione, in violazione dei summenzionati contratti, del principio di buona fede, del divieto di abuso del diritto e del principio di proporzionalità, le ha chiesto, a titolo di spese non ammissibili, il rimborso degli importi versati alla ANKO, e si astiene dal versare il saldo del suo concorso finanziario. Per tale ragione la ricorrente sostiene, in primo luogo, che la Commissione viene meno agli obblighi contrattuali ad essa incombenti nei confronti della ANKO nel negare, in quanto corrispondente a spese inammissibili, quasi tutto il concorso finanziario della Commissione per i progetti OASIS e PERFORM. In secondo luogo, la ricorrente sostiene che la ripetizione di tutti tali importi sia sproporzionata e abusiva.