Language of document :

Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunal de première instance du Luxembourg (Belgio) il 16 giugno 2023 – UN / État belge

(Causa C-380/23, Monmorieux 1 )

Lingua processuale: il francese

Giudice del rinvio

Tribunal de première instance du Luxembourg

Parti nel procedimento principale

Ricorrente: UN

Resistente: État belge, rappresentato dal Ministre des Finances

Questioni pregiudiziali

Se l'articolo 24 della convenzione tra la Francia e il Belgio, diretta ad evitare le doppie imposizioni e a stabilire norme di assistenza amministrativa e giuridica reciproca in materia di imposte sui redditi, firmata a Bruxelles il 10 marzo 1964, approvata con legge del 14 aprile 1965, interpretato nel senso che un cittadino belga, che sostiene di avere la propria residenza fiscale in Francia, la quale è tuttavia contestata dall'amministrazione fiscale belga, che ha chiesto, a titolo cautelare, il ricorso alla procedura di composizione in via amichevole al fine di recuperare l'imposta versata in Francia, vede subordinato, da parte dell'amministrazione fiscale belga e dell'amministrazione fiscale francese, il diritto alla restituzione di tale imposta alla sua rinuncia incondizionata al procedimento giudiziario da lui avviato dinanzi ai giudici belgi al fine di contestare, in via principale, l’imposizione d'ufficio di cui è stato oggetto in Belgio, violi gli articoli 19 del Trattato sull'Unione europea, 45 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, letti in combinato disposto con il principio di proporzionalità, in quanto egli perderebbe definitivamente il diritto alla restituzione dell'imposta francese se dovesse mantenere la sua azione principale, volta a contestare, dinanzi al giudice ordinario belga, il suo assoggettamento all'imposta in Belgio.

In caso di risposta in senso negativo alla prima questione: se la soluzione resti la stessa qualora, al fine di poter recuperare l'imposta versata in Francia, l’interessato, rinunciando alla sua azione in giudizio volta a contestare l'imposizione in Belgio, perda anche il diritto di beneficiare di un controllo giurisdizionale effettivo sulle sanzioni amministrative di carattere repressivo, qualificate come penali ai sensi della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo, che aumentano l'imposta, perdendo in tal modo il diritto al controllo sulla proporzionalità della sanzione, e di chiedere il beneficio della sospensione condizionale, modalità di individualizzazione della pena che gli sono state tuttavia riconosciute sia dalla Cour constitutionnelle (Corte Costituzionale) sia dalla Cour de cassation (Corte di Cassazione).

3)    In caso di risposta in senso negativo alle prime due questioni: se la risposta resti la stessa qualora esista una dottrina amministrativa, in forza della quale all'interessato viene negato l'accesso agli atti e ai documenti relativi alla procedura di composizione in via amichevole tra i due Stati contraenti, diniego ripetutamente ritenuto contrario all'articolo 32 della Costituzione e agli articoli 4 e 6 della legge dell'11 aprile 1994, che disciplina la pubblicità degli atti dell'amministrazione, dalla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi e dal Conseil d'État (Consiglio di Stato).

____________

1 Il nome della presente causa è un nome fittizio. Non corrisponde al nome reale di nessuna delle parti del procedimento.