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Ricorso proposto il 21 gennaio 2014 – Pfizer/Commissione e EMA

(Causa T-48/14)

Lingua processuale: l'inglese

Parti

Ricorrente: Pfizer Ltd (Sandwich, Regno Unito) (rappresentanti: K. Bacon e M. Schaefer, barristers, I. Dodds-Smith, C. Stothers e J. Mulryne, solicitors)

Convenute: Commissione europea e Agenzia europea dei medicinali

Conclusioni

La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

annullare la decisione della Commissione e dell’EMA, contenuta nelle lettere delll’11 novembre 2013 e del 15 novembre 2013, di non rilasciare l’attestato di conformità; e

condannare la Commissione e l’EMA alle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, la ricorrente deduce un motivo, vertente sul fatto che, sostenendo che l’attestato di conformità per l’autorizzazione della ricorrente all’immissione in commercio del prodotto Vfend come medicinale non può essere rilasciato finché gli studi illustrati nel piano di indagine pediatrica («PIP») non siano stati valutati ai fini della nuova indicazione profilattica, l’EMA ha interpretato erroneamente l’articolo 28, paragrafo 3, del regolamento pediatrico 1 .

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1 Regolamento (CE) n. 1901/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, relativo ai medicinali per uso pediatrico e che modifica il regolamento (CEE) n. 1768/92, la direttiva 2001/20/CE, la direttiva 2001/83/CE e il regolamento (CE) n. 726/2004 (GU L 378, pag. 1).