Language of document : ECLI:EU:T:2021:763

SENTENZA DEL TRIBUNALE (Nona Sezione ampliata)

10 novembre 2021 (*)

«Concorrenza – Abuso di posizione dominante – Ricerca generale e ricerca specializzata di prodotti su Internet – Decisione che constata una violazione dell’articolo 102 TFUE e dell’articolo 54 dell’accordo SEE – Abuso per effetto leva – Concorrenza basata sui meriti o pratica anticoncorrenziale – Condizioni di accesso da parte dei concorrenti a un servizio di un’impresa dominante il cui utilizzo non può essere effettivamente sostituito – Visualizzazione favorita dall’impresa dominante dei risultati del proprio servizio di ricerca specializzata – Effetti – Necessità di dimostrare uno scenario controfattuale – Insussistenza – Giustificazioni obiettive – Insussistenza – Possibilità di infliggere un’ammenda tenuto conto di talune circostanze – Orientamenti per il calcolo dell’importo delle ammende – Competenza estesa al merito»

Nella causa T‑612/17,

Google LLC, già Google Inc., con sede in Mountain View, California (Stati Uniti),

Alphabet, Inc., con sede in Mountain View,

rappresentate da T. Graf, R. Snelders, C. Thomas, K. Fountoukakos‑Kyriakakos, avvocati, R. O’Donoghue, M. Pickford, QC, e D. Piccinin, barrister,

ricorrenti,

sostenute da

Computer & Communications Industry Association, con sede in Washington, DC (Stati Uniti), rappresentata da J. Killick e A. Komninos, avvocati,

interveniente,

contro

Commissione europea, rappresentata da T. Christoforou, N. Khan, A. Dawes, H. Leupold e C. Urraca Caviedes, in qualità di agenti,

convenuta,

sostenuta da

Repubblica federale di Germania, rappresentata da J. Möller, S. Heimerl e S. Costanzo, in qualità di agenti,

da

Autorità di vigilanza EFTA, rappresentata da C. Zatschler e C. Simpson, in qualità di agenti,

da

Bureau européen des unions de consommateurs (BEUC), con sede in Bruxelles (Belgio), rappresentato da A. Fratini, avvocata,

da

Infederation Ltd, con sede in Crowthorne (Regno Unito), rappresentata da A. Morfey, S. Gartagani, L. Hannah, A. D’heygere, M.K. Gwilliam, solicitors, e T. Vinje, avvocato,

da

Kelkoo, con sede in Parigi (Francia), rappresentata da J. Koponen e B. Meyring, avvocati,

da

Verband Deutscher Zeitschriftenverleger eV, con sede in Berlino (Germania), rappresentato da T. Höppner, professore, P. Westerhoff e J. Weber, avvocati,

da

Visual Meta GmbH, con sede in Berlino, rappresentata da T. Höppner, professore, e P. Westerhoff, avvocato,

da

BDZV – Bundesverband Digitalpublisher und Zeitungsverleger eV, già Bundesverband Deutscher Zeitungsverleger eV, con sede in Berlino, rappresentato da T. Höppner, professore, e P. Westerhoff, avvocato,

e da

Twenga, con sede in Parigi, rappresentata da L. Godfroid, S. Hautbourg e S. Pelsy, avvocati,

intervenienti

avente ad oggetto una domanda basata sull’articolo 263 TFUE e diretta, in via principale, all’annullamento della decisione C(2017) 4444 final della Commissione, del 27 giugno 2017, relativa a un procedimento a norma dell’articolo 102 TFUE e dell’articolo 54 dell’accordo SEE [caso AT.39740 – Google Search (Shopping)], e, in subordine, all’annullamento o alla riduzione dell’importo dell’ammenda inflitta alle ricorrenti,

IL TRIBUNALE (Nona Sezione ampliata),

composto da S. Gervasoni, presidente, L. Madise (relatore), R. da Silva Passos, K. Kowalik‑Bańczyk e C. Mac Eochaidh, giudici,

cancelliere: E. Artemiou, amministratrice

vista la fase scritta del procedimento e in seguito alle udienze del 12, 13 e 14 febbraio 2020,

ha pronunciato la seguente

Sentenza

I.      Fatti

A.      Contesto

1        Google LLC, già Google Inc. è una società statunitense specializzata nei prodotti e nei servizi connessi all’uso di Internet. La società è principalmente nota per il suo motore di ricerca, che consente agli utenti di Internet (in prosieguo indicati altresì, a seconda del contesto, come «utenti» o «consumatori») di trovare e di raggiungere, con il browser che utilizzano e mediante collegamenti ipertestuali, i siti Internet che soddisfano le loro esigenze. Dal 2 ottobre 2015, Google LLC è una società interamente controllata dalla Alphabet, Inc., la società capogruppo (in prosieguo denominate congiuntamente: «Google»).

2        Il motore di ricerca di Google, accessibile all’indirizzo www.google.com, o a indirizzi simili con un’estensione nazionale, consente di ottenere risultati di ricerca presentati su pagine che appaiono sugli schermi degli utenti di Internet. Tali risultati sono selezionati da detto motore secondo criteri generali e senza che i siti a cui essi rinviano paghino Google per apparire (in prosieguo: i «risultati della ricerca generale» o i «risultati generici»), o sono selezionati secondo una logica specializzata per il particolare tipo di ricerca effettuata (in prosieguo: i «risultati della ricerca specializzata»). I risultati della ricerca specializzata possono apparire eventualmente, senza un’azione particolare da parte dell’utente di Internet, con i risultati della ricerca generale sulla stessa pagina (in prosieguo: la «pagina dei risultati generale» o le «pagine dei risultati generali»), oppure apparire da soli in seguito a una richiesta dell’utente di Internet effettuata da una pagina specializzata del motore di ricerca di Google o dopo l’attivazione di link presenti in talune aree delle sue pagine dei risultati generali. Google ha sviluppato diversi servizi di ricerca specializzata, ad esempio per le notizie, per le informazioni e le offerte commerciali di natura locale, per i viaggi aerei o per l’acquisto di prodotti. È quest’ultima categoria ad essere in discussione nel caso di specie.

3        I servizi di ricerca specializzata per l’acquisto di prodotti (in prosieguo: i «servizi di comparazione dei prodotti» o i «comparatori di prodotti») non vendono essi stessi i prodotti, ma confrontano e selezionano le offerte dei venditori su Internet, che propongono il prodotto cercato. Tali venditori possono essere venditori diretti o piattaforme di vendita che riuniscono le offerte di numerosi venditori e dalle quali è possibile ordinare immediatamente il prodotto cercato (eBay, Amazon, PriceMinister o la Fnac sono tra i più noti).

4        Come i risultati della ricerca generale, i risultati della ricerca specializzata possono essere risultati, talvolta qualificati come «naturali», indipendenti dai pagamenti dei siti Internet a cui essi rinviano, anche se questi ultimi sono siti commerciali. L’ordine di presentazione di tali risultati naturali nelle pagine dei risultati è anch’esso indipendente dai pagamenti.

5        Nelle pagine dei risultati di Google, come in quelle di altri motori di ricerca, compaiono anche risultati che sono invece collegati ai pagamenti dei siti Internet a cui essi rinviano. Tali risultati, comunemente denominati «annunci» («ads» in forma abbreviata in inglese), sono anch’essi collegati alla ricerca effettuata dall’utente di Internet e si distinguono dai risultati naturali della ricerca generale o della ricerca specializzata, ad esempio con le parole «annuncio» o «sponsorizzato». Essi appaiono in spazi particolari delle pagine dei risultati oppure tra gli altri risultati. Possono costituire risultati della ricerca specializzata e, in effetti, taluni servizi di ricerca specializzata di Google sono basati su un sistema di inclusione a pagamento. La loro visualizzazione è collegata a impegni di pagamento degli inserzionisti assunti nell’ambito di aste. Vengono utilizzati eventualmente criteri complementari di selezione. Gli inserzionisti pagano Google quando un utente di Internet, cliccando, attiva il collegamento ipertestuale contenuto nel loro annuncio, che rinvia al loro sito Internet.

6        Le pagine dei risultati generali di Google possono includere, o hanno incluso, tutti i tipi di risultati menzionati ai precedenti punti da 2 a 5. Come indicato anche al precedente punto 2, i risultati della ricerca specializzata, naturali o basati su annunci, possono anche apparire da soli in una pagina dei risultati specializzata a seguito di una richiesta dell’utente di Internet a partire da una pagina di ricerca specializzata del motore di ricerca di Google o dopo l’attivazione di link presenti in talune aree delle sue pagine dei risultati generali.

7        Motori di ricerca diversi da quello di Google offrono, o hanno offerto, servizi di ricerca generale e servizi di ricerca specializzata, come Alta Vista, Yahoo, Bing o Qwant. Esistono inoltre motori di ricerca specifici per la comparazione dei prodotti, come Bestlist, Nextag, IdealPrice, Twenga, Kelkoo o Prix.net.

8        Secondo le spiegazioni fornite da Google, non contestate, quest’ultima ha iniziato a fornire agli utenti di Internet un servizio di comparazione dei prodotti nel 2002, dopo o contemporaneamente ad altri motori di ricerca come Alta Vista, Yahoo, AskJeeves o America On Line (AOL). Tali iniziative avrebbero rappresentato una risposta alla constatazione secondo cui i processi utilizzati fino a quel momento dai motori di ricerca non fornivano necessariamente i risultati più pertinenti per ricerche particolari, come quelle riguardanti le notizie o i prodotti da acquistare. Google ha così fornito risultati di comparazione di prodotti (in prosieguo: «risultati dei prodotti») dalla fine del 2002 negli Stati Uniti, e successivamente, circa due anni dopo, gradualmente in taluni paesi europei. Tali risultati non erano quelli dei suoi soliti algoritmi di ricerca generale applicati alle informazioni presenti nei siti Internet, estratte inizialmente con il processo denominato «crawling» – che consiste in un’attività di esplorazione dei contenuti di Internet effettuata da Google per scopi di indicizzazione, successivamente selezionate per essere incluse nell’«indice web» di Google e, infine ordinate secondo la loro pertinenza per apparire in risposta alla richiesta dell’utente di Internet – bensì i risultati di algoritmi specifici applicati alle informazioni contenute in una banca dati alimentata dagli stessi venditori, denominata «indice prodotti». Tali risultati sono stati inizialmente forniti tramite una pagina di ricerca specializzata, denominata Froogle, distinta dalla pagina di ricerca generale del motore di ricerca, e successivamente, dal 2003 negli Stati Uniti e dal 2005 in taluni paesi europei, anche dalla pagina di ricerca generale del motore di ricerca. In quest’ultimo caso, i risultati dei prodotti apparivano aggregati all’interno delle pagine dei risultati generali in ciò che veniva denominato Product OneBox (in prosieguo: la «Product OneBox»), sotto o accanto agli annunci pubblicitari che apparivano nella parte superiore o laterale della pagina e sopra i risultati della ricerca generale, come mostrato nella seguente illustrazione con didascalia aggiunta, fornita da Google:

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9        Infatti, se l’utente di Internet utilizzava la pagina della ricerca generale per formulare la sua richiesta su un prodotto, le risposte fornite dal motore di ricerca comprendevano, al contempo, quelle risultanti dalla ricerca specializzata e quelle risultanti dalla ricerca generale. Quando l’utente di Internet cliccava sul link di un risultato della Product OneBox, veniva rinviato direttamente alla pagina appropriata del sito Internet del venditore del prodotto cercato, consentendo l’acquisto di tale prodotto. Inoltre, uno speciale link all’interno della Product OneBox consentiva il rinvio a una pagina dei risultati di Froogle che presentava una selezione più ampia di risultati specializzati dei prodotti. Google sostiene che, per contro, i risultati di Froogle non comparivano mai nei risultati di ricerca generale, mentre i risultati di altri motori di ricerca specializzata di comparazione dei prodotti potevano comparirvi.

10      Google sostiene che, dal 2007, ha cambiato il modo di elaborare i risultati dei prodotti.

11      In occasione di tali cambiamenti, Google ha abbandonato la denominazione Froogle per adottare quella di Product Search per le sue pagine di ricerca e dei risultati specializzate di comparazione dei prodotti.

12      Per quanto riguarda i risultati dei prodotti visualizzati a partire dalla pagina della ricerca generale nelle pagine dei risultati generali, da un lato, Google ha arricchito il contenuto della Product OneBox con l’aggiunta di fotografie. Google fornisce a tal proposito la seguente illustrazione del primo tipo di aggiunta di fotografie:

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13      Google ha anche diversificato i possibili esiti di un clic su un link di risultato che vi appariva: a seconda dei casi, l’utente di Internet, come in precedenza, veniva rinviato direttamente alla pagina appropriata del sito Internet del venditore del prodotto cercato, consentendo l’acquisto di tale prodotto, oppure veniva rinviato alla pagina dei risultati specializzata Product Search per scoprire più offerte per lo stesso prodotto. La Product Onebox è stata gradualmente rinominata, nei diversi paesi, Product Universal (in prosieguo: il «Product Universal») (ad esempio, nel 2008, nel Regno Unito e in Germania), mentre veniva resa più attraente. Google fornisce la seguente illustrazione, con didascalie aggiunte, delle due varianti del Product Universal:

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14      D’altro lato, Google ha posto in essere un meccanismo, denominato Universal Search, che consente, se viene individuata una ricerca per l’acquisto di un prodotto, di dare la priorità, nella pagina dei risultati generale, ai prodotti pertinenti della Product Onebox, e successivamente del Product Universal, rispetto ai risultati della ricerca generale.

15      Per quanto riguarda i risultati dei prodotti collegati ai pagamenti che appaiono nelle sue pagine dei risultati, Google ha introdotto in Europa, dal settembre 2010, un formato arricchito rispetto agli annunci di solo testo (text ads in inglese; in prosieguo: gli «annunci di testo») che apparivano fino ad allora. Su opzione dell’inserzionista, cliccando sul testo, l’utente di Internet poteva vedere, in un formato ingrandito rispetto all’annuncio di testo iniziale, le foto dei prodotti cercati nonché i loro prezzi come proposti dall’inserzionista. Google fornisce un’illustrazione, con una didascalia aggiunta, di un annuncio di testo così elaborato: