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Ricorso proposto il 17 luglio 2023 – Polonia / Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea

(Causa C-445/23)

Lingua processuale: il polacco

Parti

Ricorrente: Repubblica di Polonia (rappresentante: B. Majczyna, agente)

Convenuti: Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea

Conclusioni della ricorrente

annullare integralmente la decisione (UE) 2023/852 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 aprile 2023 che modifica la decisione (UE) 2015/1814 per quanto riguarda il numero di quote da integrare nella riserva stabilizzatrice del mercato per il sistema dell’Unione per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra fino al 2030 1 ;

condannare il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea alle spese.

Motivi e principali argomenti

1) Motivo vertente sulla violazione dell’articolo 192, paragrafo 2, lettera c), TFUE

Secondo la Polonia, le istituzioni convenute hanno violato l’articolo 192, paragrafo 2, lettera c), TFUE non avendo adottato la decisione impugnata sulla base della summenzionata disposizione del Trattato, che richiede l’unanimità in seno al Consiglio, sebbene la decisione impugnata abbia una sensibile incidenza sulla scelta di uno Stato membro tra diverse fonti di energia e sulla struttura generale dell’approvvigionamento energetico del medesimo.

2) Motivo vertente sulla violazione del principio della solidarietà energetica, previsto all’articolo 194, paragrafo 1, lettera b), TFUE

Secondo la Polonia, le istituzioni convenute hanno violato l’articolo 194, paragrafo 1, lettera b), TFUE avendo mantenuto per gli anni dal 2024 al 2030 i valori indicati all’articolo 1, paragrafo 5, della decisione 2015/1814, circostanza che minaccia la sicurezza energetica della Polonia, senza tenere conto degli interessi particolari degli Stati membri eventualmente interessati e senza effettuare un bilanciamento tra gli interessi di questi ultimi e gli interessi dell’Unione.

3) Motivo vertente sulla violazione dell’articolo 3, paragrafi 1 e 3, TUE avendo adottato la decisione 2023/852, che danneggia il benessere dei popoli dell’Unione europea e la coesione sociale tra gli Stati membri

Secondo la Polonia, le istituzioni convenute hanno violato l’articolo 3, paragrafi 1 e 3, TUE avendo adottato la decisione 2023/852, la quale può comportare una diminuzione dell’occupazione nelle miniere e un aumento della disoccupazione e, pertanto, un aumento delle disuguaglianze sociali tra Stati membri nonché una maggiore esclusione sociale.

4) Motivo vertente sulla violazione dell’articolo 13, paragrafo 2, TUE in combinato disposto con l’articolo 3 della decisione 2015/1814 a causa di una valutazione d’impatto inadeguata della regolamentazione, nonché sulla violazione del principio di proporzionalità (articolo 5, paragrafo 4, TUE)

Secondo la Polonia, le istituzioni convenute hanno violato l’articolo 13, paragrafo 2, TUE in combinato disposto con l’articolo 3 della decisione 2015/1814 avendo adottato la decisione 2023/852 sulla base di una valutazione d’impatto incompleta, non attuale ed erronea, in base a dati che non tenevano conto dell’aggressione armata della Russia nei confronti dell’Ucraina né della crisi energetica da essa scaturita. Le istituzioni convenute hanno altresì violato il principio di proporzionalità (articolo 5, paragrafo 4, TUE) mantenendo per gli anni dal 2024 al 2030 i valori indicati all’articolo 1, paragrafo 5, della decisione 2015/1814, senza effettuare analisi rigorose a giustificazione di tale decisione.

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1 GU 2023, L 110, pag. 21.