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Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Curtea de Apel Timişoara (Romania) il 26 gennaio 2021 – T.A.C. / ANI

(Causa C-40/21)

Lingua processuale: il rumeno

Giudice del rinvio

Curtea de Apel Timişoara

Parti

Ricorrente: T.A.C.

Resistente: ANI

Questioni pregiudiziali

Se il principio di proporzionalità delle pene, sancito all'articolo 49 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, debba essere interpretato nel senso che esso si applica anche a fatti diversi da quelli definiti formalmente come reati dalla legge nazionale, ma che possono essere considerati come «accuse penali», ai sensi dell'articolo 6 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo, alla luce dei criteri elaborati dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, in particolare quello della severità della pena, come nel caso del procedimento principale per quanto riguarda la valutazione dei conflitti d'interesse, che può dar luogo all'applicazione della sanzione supplementare consistente nel divieto di ricoprire cariche pubbliche elettive per un periodo di tre anni.

In caso di risposta affermativa alla prima questione, se il principio di proporzionalità delle pene, sancito all'articolo 49 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, debba essere interpretato nel senso che esso osta ad una disposizione della legislazione nazionale di attuazione in forza della quale, in caso di constatazione di un conflitto di interessi di una persona che ricopre una carica pubblica elettiva, si applica automaticamente, sulla base della legge (ope legis), la sanzione complementare del divieto di ricoprire cariche pubbliche elettive per un periodo prefissato di tre anni, senza dare la possibilità di irrogare una sanzione proporzionata alla violazione commessa.

Se il diritto di lavorare garantito dall'articolo 15, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nonché il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, garantito dall'articolo 47 della Carta, debbano essere interpretati nel senso che essi ostano ad una disposizione della legislazione nazionale di attuazione in forza della quale, in caso di constatazione di un conflitto di interessi di una persona che ricopre una carica pubblica elettiva, si applica automaticamente, sulla base della legge (ope legis), la sanzione complementare del divieto di ricoprire cariche pubbliche elettive per un periodo prefissato di tre anni, senza dare la possibilità di irrogare una sanzione proporzionata alla violazione commessa.

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