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Ricorso proposto il 15 agosto 2021 – Lagardère, unité médico-sociale / Commissione

(Causa T-503/21)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: Lagardère, unité médico-sociale (Ghlin, Belgio) (rappresentante: P. Vanlangendonck, avvocato)

Convenuta: Commissione europea

Conclusioni

La ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

dichiarare il regolamento impugnato 2021/953 1 nullo e privo di effetti.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, la ricorrente deduce tre motivi.

Primo motivo, vertente sulla violazione dell’articolo 9, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) (GU 2016, L 119, pag. 1), in quanto l’atto impugnato viola il divieto di trattamento dei dati personali relativi alla salute delle persone fisiche.

Secondo motivo, vertente sulla violazione dell’articolo 21, paragrafo 1, TFUE, che riconosce ai cittadini dell’Unione il diritto di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.

Terzo motivo, vertente sulla violazione degli articoli 168 e 169 TFUE e degli articoli 3, 35 e 38 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

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1 Regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021 su un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell'UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19 (GU 2021, L 211, pag. 1).