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Sentenza del Tribunale del 6 luglio 2017 – Bodson e a./BEI

(Causa T-506/16) 1

(«Funzione pubblica – Personale della BEI – Natura contrattuale del rapporto di lavoro – Retribuzione – Riforma del sistema di retribuzione e di avanzamento retributivo – Legittimo affidamento – Certezza giuridica – Errore manifesto di valutazione – Proporzionalità – Dovere di sollecitudine – Articolo 11, paragrafo 3, del regolamento interno della BEI»)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrenti: Jean-Pierre Bodson (Lussemburgo, Lussemburgo) e gli altri 483 ricorrenti i cui nomi figurano in allegato alla sentenza (rappresentante: L. Levi, avvocato)

Convenuta: Banca europea per gli investimenti (BEI) (rappresentanti: inizialmente C. Gómez de la Cruz, G.Nuvoli e T. Gilliams, successivamente T. Gilliams e G. Faedo, agenti, assistiti da P.-E. Partsch, avvocato)

Oggetto

Domanda ai sensi dell’articolo 270 TFUE e diretta, da un lato, all’annullamento delle decisioni contenute nelle schede salariali dell’aprile 2015 e successive, che applicano ai ricorrenti la decisione del consiglio d’amministrazione della BEI del 18 dicembre 2012 e la decisione del comitato direttivo della BEI del 29 gennaio 2013, nonché l’articolo pubblicato il 5 febbraio 2013 che informava il personale dell’adozione di suddette due decisioni e, dall’altro lato, alla condanna della BEI al pagamento ai ricorrenti della somma pari alla differenza tra l’importo delle retribuzioni versate a norma delle summenzionate decisioni e quello delle retribuzioni dovute a norma del regime precedente, nonché al risarcimento del danno che i ricorrenti asseriscono di aver subito a causa della loro perdita di potere d’acquisto.

Dispositivo

Il ricorso è respinto.

Il sig. Jean-Pierre Bodson e gli altri membri del personale della Banca europea per gli investimenti (BEI) i cui nomi figurano in allegato sono condannati alle spese.

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1     GU C 207 del 20.7.2013 (procedimento inizialmente inscritto al ruolo del Tribunale della funzione pubblica dell’Unione europea con il numero F-45/13 e poi trasferito al Tribunale dell’Unione europea l’1.9.2016).