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Ricorso proposto il 18 novembre 2019 – Bennahmias / Parlamento

(Causa T-799/19)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: Jean-Luc Bennahmias (Marsiglia, Francia) (rappresentanti: J.-M. Rikkers, J.-L. Teheux e M. Ganilsy, avvocati)

Convenuto: Parlamento europeo

Conclusioni

Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

annullare la decisione del Segretario generale del Parlamento europeo del 16 settembre 2019;

annullare la nota di addebito n. 2019-1598 che ordina il recupero di EUR 15 105;

condannare il Parlamento europeo alle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, il ricorrente deduce quattro motivi.

Primo motivo, vertente sull’insufficienza della motivazione della decisione impugnata, in quanto il ragionamento del Segretario generale del Parlamento europeo sarebbe equivoco e non indicherebbe in quale misura i documenti presentati non costituivano prove di lavoro.

Secondo motivo, vertente sull’errore di valutazione della decisione impugnata, in quanto i fatti presi in considerazione dal Segretario generale del Parlamento europeo sarebbero inesatti.

Terzo motivo, vertente sul rovesciamento dell’onere della prova. A tal riguardo, il ricorrente considera che non gli incombe fornire la prova del lavoro del suo assistente parlamentare, bensì che incombe al Parlamento dimostrare il contrario.

Quarto motivo, vertente sulla violazione del principio di proporzionalità, nella misura in cui l’importo richiesto al ricorrente partirebbe dal presupposto che l’assistente parlamentare non abbia mai lavorato per il ricorrente.

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