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Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Italia) il 21 dicembre 2023 – Meta Platforms Ireland Limited / Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

(Causa C-797/23, Meta Platforms Ireland)

Lingua processuale: l'italiano

Giudice del rinvio

Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

Parti nella causa principale

Ricorrente: Meta Platforms Ireland Limited

Resistente: Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Questioni pregiudiziali

Se l’articolo 15 [della direttiva 790/2019 1 (EUCD)] possa essere interpretato come ostativo all’introduzione di disposizioni nazionali – quali quelle previste dall’articolo 43-bis della legge sul diritto di autore e quelle stabilite nella Delibera AGCom 3/23/CONS – nella parte in cui:

1.a) vengono previsti obblighi di remunerazione (equo compenso), in aggiunta ai diritti esclusivi indicati dallo stesso articolo 15 EUCD, a carico [dei fornitori di servizi della società dell’informazione (ISSP)] ed in favore degli editori;

1.b) vengono stabiliti obblighi, a carico dei medesimi ISSP:

– di avviare trattative con gli editori,

– di fornire agli editori stessi ed alla Autorità regolatoria le informazioni necessarie ai fini della determinazione dell’equo compenso,

– nonché di non limitare la visibilità dei contenuti dell’editore nei risultati di ricerca in attesa del perfezionamento della negoziazione;

1.c) viene conferito all’Autorità regolatoria (AGCom):

– un potere di vigilanza e sanzionatorio,

– il potere di individuare i criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso,

– il potere di determinare, nel caso di mancato accordo fra le parti, l’importo esatto dell’equo compenso;

se l’articolo15 EUCD sia ostativo a disposizioni nazionali, quali quelle indicate al precedente punto 1), che impongono ai fornitori di servizi della società dell’informazione (ISSP) un obbligo di divulgazione dei dati, assoggettato a vigilanza da parte della stessa Autorità regolatoria nazionale, la cui inosservanza incontra l’applicabilità di misure sanzionatorie amministrative;

se i rammentati principi di libertà di impresa, di cui agli articoli 16 e 52 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, di libera concorrenza, di cui all’art. 109 T.F.U.E. e di proporzionalità, di cui all’articolo 52 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, ostino a disposizioni nazionali, quali quelle precedentemente indicate, che:

3.a) introducono diritti di remunerazione in aggiunta ai diritti esclusivi di cui all’articolo 15 EUCD, la cui attuazione trova corredo nella già richiamata configurazione, a carico dei fornitori di servizi della società dell’informazione (ISSP), di un obbligo di avviare trattative con gli editori, di un obbligo di fornire agli editori e/o all’Autorità regolatoria nazionale le informazioni necessarie per determinare un equo compenso, nonché un obbligo di non limitare la visibilità dei contenuti dell’editore nei risultati di ricerca in attesa di tali trattative;

3.b) conferiscono a quest’ultima:

– un potere di vigilanza e sanzionatorio,

– il potere di individuare i criteri di riferimento per la determinazione dell’equo compenso,

– il potere di determinare, nel caso di mancato accordo fra le parti, l’importo esatto dell’equo compenso.

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1     Direttiva (UE) 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, sul diritto d'autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE (GU 2019, L 130, pag. 92).