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Ricorso proposto l’8 marzo 2024 – CU/SEAE

(Causa T-145/24)

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: CU (rappresentante: N. de Montigny, avvocata)

Convenuto: Servizio europeo per l’azione esterna

Conclusioni

Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

annullare la decisione della direttrice del bilancio e delle risorse umane, del 5 maggio 2023, recante rigetto della sua domanda d’assistenza, presentata il 18 febbraio 2021 a norma dell’articolo 24 dello Statuto;

condannare il convenuto a risarcirlo del danno psicologico derivante dai suoi inadempimenti, valutato ex aequo et bono per un importo pari ad EUR 25 000;

condannare il convenuto alle spese.

Motivi e principali argomenti

A sostegno del ricorso, il ricorrente deduce tre motivi.

Primo motivo, vertente sulla violazione del termine ragionevole, del dovere di assistenza e del principio di buona amministrazione a causa della lunghezza dell’inchiesta, del periodo di trattamento della domanda d’assistenza, ma anche del mancato trattamento del reclamo proposto avverso la decisione che gli arreca pregiudizio, i quali giustificano il pagamento di un risarcimento.

Secondo motivo, vertente sulla violazione del diritto a essere sentito in modo utile ed effettivo, sull’assenza di imparzialità e sulla violazione del diritto a un equo processo e a beneficiare di un’inchiesta completa condotta a carico e a discarico.

Terzo motivo, vertente sull’errore manifesto di valutazione delle affermazioni formulate, della nozione di molestie e di quanto occorre considerare come condotta abusiva, ma anche delle responsabilità individuali e collettive di cui trattasi.

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