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Comunicazione sulla GU

 

Ricorso del 15/09/2005 contro la Repubblica italiana, presentato dalla Commissione delle Comunità europee

(Causa C-337/05)

(Lingua di procedura: l'italiano)

Il 15/09/2005, la Commissione delle Comunità europee, rappresentata dai sigg. D. Recchia e X. Lewis, in qualità di agenti, ha presentato alla Corte di giustizia delle Comunità europee un ricorso contro la Repubblica italiana.

La ricorrente conclude che la Corte voglia:

constatare che, avendo il governo italiano ed in particolare i Ministeri dell'Interno, della Difesa, dell'Economia e delle Finanze, delle Politiche Agricole e Forestari, delle Infrastrutture e dei Trasporti, e del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, posto in essere una prassi, esistente da lungo tempo e tuttora seguita, di affidamento diretto degli appalti per l'acquisto di elicotteri di fabbricazione "Agusta" e "Agusta Bell" alla ditta "Agusta" per soddisfare le necessità dei Corpi militari dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato nonché del Dipartimento della Protezione Civili, al di fuori di qualsiasi procedura di messa in concorrenza, e, segnatamente, senza rispettare le procedure previste dalla direttiva 93/36/CEE1, e, prima ancora, della direttiva 77/62/CEE2, 80/767/CEE3 e 88/295/CEE4, la Repubblica italiana ha violato gli obblighi che le incombono in virtù delle citate direttive.

condannare la Repubblica italiana alle spese di giudizio.

Motivi e principali argomenti

Il Governo della Repubblica italiana, e in particolare i Ministeri dell'Interno, della Difesa, dell'Economia e delle Finanze, delle Politiche Agricole e Forestali, delle Infrastrutture e dei Trasporti, e il Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha posto in essere una prassi, esistente da lungo tempo e tuttora seguita, di affidamento diretto degli appalti per l'acquisto di elicotteri di fabbricazione "Agusta" e "Agusta Bell" alla ditta "Agusta" per soddisfare le necessità dei Corpi dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato nonché del Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, al di fuori di qualsiasi procedura di messa in concorrenza, e, segnatamente, senza rispettare le procedure previste dalla direttiva 93/36/CEE, e, prima ancora, dalle direttive 77/62/CEE, 80/767/CEE e 88/295/CEE, violando gli obblighi che Le incombono in virtù delle citate direttive.

In seguito al ricevimento di un reclamo, la Commissione ha acquisito informazioni dalle quali risulta che il Governo italiano ha adottato da lunga data detta prassi.

La Commissione ritiene che questa pratica sia in contrasto con le direttive in materia di appalti pubblici di forniture sopra ricordate in quanto nessuna delle condizioni a cui è subordinata la possibilità di ricorrere alla procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara risulta soddisfatta.

La Commissione reputa, inoltre, che l'Italia non abbia dimostrato che la pratica in questione sia giustificata in base all'articolo 2 della direttiva 93/36/CEE, secondo cui la direttiva non si applica quando gli appalti sono dichiarati segreti o la loro esecuzione deve essere accompagnata da misure speciali di sicurezza secondo le disposizioni in vigore nello Stato membro in questione o quando lo esige la tutela di interessi essenziali di sicurezza di tale Stato.

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1 - Gazzetta ufficiale n. L 199 del 09/08/1993 pag. 0001

2 - Gazzetta ufficiale n. L 013 del 15/01/1977 pag. 0001

3 - Gazzetta ufficiale n. L 215 del 18/08/1980 pag. 0001

4 - Gazzetta ufficiale n. L 127 del 20/05/1988 pag. 0001