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Sentenza del Tribunale 2 marzo 2010 - Arcelor / Parlamento e Consiglio

(Causa T-16/04)1

(Ambiente - Direttiva 2003/87/CE - Sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra - Domanda di annullamento - Mancanza di incidenza diretta ed individuale - Domanda di risarcimento - Ricevibilità - Violazione sufficientemente qualificata di una norma di diritto conferente diritti ai singoli - Diritto di proprietà - Libertà di esercitare un'attività professionale - Proporzionalità - Parità di trattamento - Libertà di stabilimento - Certezza del diritto)

Lingua processuale: l'inglese

Parti

Ricorrente: Arcelor SA (Lussemburgo, Lussemburgo) (rappresentanti: inizialmente W. Deselaers, B. Meyring e B. Schmitt-Rady, successivamente avv.ti W. Deselaers e B. Meyring)

Convenuti: Parlamento europeo (rappresentanti: inizialmente K. Bradley e M. Moore, successivamente L. Visaggio e I. Anagnostopoulou, agenti); e Consiglio dell'Unione europea (rappresentanti: inizialmente B. Hoff-Nielsen e M. Bishop, successivamente E. Karlsson e A. Westerhof Löfflerova, e infine A. Westerhof Löfflerova e K. Michoel, agenti)

Interveniente a sostegno dei convenuti: Commissione europea (rappresentante: U. Wölker, agente)

Oggetto

Da un lato, la domanda di annullamento parziale della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio 13 ottobre 2003, 2003/87/CE, che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nella Comunità e che modifica la direttiva 96/61/CE del Consiglio (GU L 275, pag. 32), e, dall'altro, la domanda di risarcimento del danno subìto dalla ricorrente a seguito dell'adozione di tale direttiva

Dispositivo

Il ricorso è respinto.

L'Arcelor SA è condannata a sopportare le proprie spese nonché quelle del Parlamento europeo e del Consiglio dell'Unione europea.

La Commissione europea sopporta le proprie spese.

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1 - GU C 71 del 20.3.2004.