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Comunicazione sulla GU

 

Ricorso proposto da Julia Abad Pérez e a. contro il Consiglio dell'Unione europea e contro la Commissione delle Comunità europee, proposto il 7 dicembre 2001

    (Causa T-304/01)

    Lingua processuale: lo spagnolo

Il 7 dicembre 2001 Julia Abad Pérez e a., tutti con domicilio in Spagna, rappresentati dagli avv.ti Miquel Roca Junyent, Joan Roca Sagarra e Marta Pons de Vall Alomar, hanno proposto, dinanzi al Tribunale di primo grado delle Comunità europee, un ricorso contro il Consiglio dell'Unione europea e contro la Commissione delle Comunità europee.

I ricorrenti chiedono che il Tribunale di primo grado voglia:

(dichiarare che il Consiglio e la Commissione hanno agito in modo illegittimo e sono pertanto responsabili, ai sensi dell'art. 288 CE, per la propagazione nel territorio dell'Unione europea della crisi per la BSE e, di conseguenza, per i danni affermati nel presente ricorso;

(condannare il Consiglio e la Commissione in solito tra loro a risarcire i danni ......... ai ricorrenti per effetto di tale crisi, quantificati nel ricorso nella misura di euro 19 438 372,69, nonché il danno morale da essi sofferto (quantificato in misura pari al 15% del suddetto importo, vale a dire in euro 2 915 755,80);

-condannare il Consiglio e la Commissione alle rifusione delle spese.

Motivi e principali argomenti:

I ricorrenti sono allevatori spagnoli che reclamano il risarcimento di danni sofferti in conseguenza della cosiddetta "crisi della mucca pazza" a seguito dall'apparizione in data 22 novembre 2000, del primo caso di encefalopatia spongiforme bovina (BSE) in Spagna, gettando il settore zootecnico spagnolo in una grave crisi dalla quale ancora esso non è stato capace di riprendersi.

Secondo i ricorrenti, attualmente ciascun allevatore deve sopportare:

(i costi di estrazione e di distruzione dei materiali specifici di rischio (MSR);

(nella maggior parte dei casi, l'abbattimento di tutto il bestiame in caso di scoperta di un'esemplare di mucca pazza;

(un calo del consumo di carne bovina e la mancanza di fiducia del consumatore per effetto del deprezzamento della carne di vitello sul mercato, con il conseguente costo economico diretto che suppone la ripercussione immediata della scoperta di ciascun nuovo caso di mucca pazza o di persona affetta dal morbo di Creutzfeld-Jacobs, in qualsiasi Stato membro dell'Unione europea;

(l'estrazione della colonna vertebrale nei vitelli di età superiore di dodici mesi.

I ricorrenti affermano che tali danni, ai quali si aggiungono i danni collaterali e morali ai quali essi hanno dovuto oppure far fronte solo la conseguenza, in primo luogo, del mancato intervento della Commissione e del Consiglio e, in secondo luogo, dell'intervento tardivo e insufficiente di tali istituzioni, i quali hanno permessi che l'ABSE si trasformasse nella crisi agricola ed alimentare più grave dell'Unione dalla creazione di quest'ultima. Infatti, la mancanza di una politica risoluta di controllo di tale malattia fino al suo completo sradicamento, che ha permesso che quest'ultimo si propagasse dal Regno Unito a tutto il territorio europeo, costituisce un atto illegittimo da parte delle istituzioni comunitari in questione, porto che esso disponevano, fin dall'apparizione del primo indizio della crisi, di competenza sufficienti per adottare tutti gli istrumenti normativi necessari per risolverla.

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