Ricorso proposto il 13 aprile 2012 - Georgias e altri / Consiglio e Commissione
(Causa T-168/12)
Lingua processuale: l'inglese
Parti
Ricorrenti: Aguy Clement Georgias (Harare, Zimbabwe), Trinity Engineering (Private) Ltd (Harare) e Georgiadis Trucking (Private) Ltd (Harare) (rappresentanti: M. Robson e E. Goulder, solicitors e H. Mercer, Barrister)
Convenuti: Commissione europea e Consiglio dell'Unione europea
Conclusioni
Condannare l'Unione europea e la Commissione e/o il Consiglio al risarcimento dal danno cagionato, derivante dall'applicazione di talune misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe, risarcendo ai ricorrenti ai sensi dell'articolo 268 TFUE e dell'articolo 340, secondo paragrafo, TFUE, gli importi di seguito indicati o qualunque altra somma che il Tribunale dovesse indicare:
(i) EUR 469 520,24 o equivalente alla Trinity;
(ii) EUR 5 627 020 o equivalente alla Georgiadis;
(iii) EUR 374 986,57 o equivalente al Senatore Georgias;
(iv) qualunque somma che il Tribunale riterrà opportuna per risarcire il Senatore Georgias del danno morale allegato;
(v) interessi al tasso annuo dell'8% sulle somme sopra indicate o a qualunque altro tasso che tale Tribunale potrebbe indicare;
disporre un'indagine relativa al livello del danno subìto dai ricorrenti, se e nei limiti in cui il Tribunale la ritenga necessaria;
condannare la Commissione e/o il Consiglio alle spese sopportate dai ricorrenti nel presente procedimento.
Motivi e principali argomenti
A sostegno del presente ricorso, diretto ad ottenere il risarcimento dei danni derivanti da responsabilità extracontrattuale dell'Unione europea, i ricorrenti deducono due motivi.
Con il suo primo motivo, i ricorrenti deducono quanto segue:
a seguito di comportamenti illegittimi nell'adozione del regolamento (CE) n. 412/2007 della Commissione, del 16 aprile 2007, recante modifica del regolamento (CE) n. 314/2004 del Consiglio relativo a talune misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe (GU L 101, pag. 6):
(i) errore manifesto di valutazione dei fatti unitamente a violazioni dei diritti della difesa e ad una tutela giurisdizionale effettiva;
(ii) sviamento di potere;
(iii) violazione dei diritti della difesa con riferimento ai rinnovi delle misure di congelamento dei capitali.
Con il suo secondo motivo, i ricorrenti deducono quanto segue:
il danno cagionato include:
(i) la perdita di specifiche opportunità imprenditoriali a causa dell'applicazione extra-territoriale delle misure di congelamento dei capitali a tutti i soggetti interessati operanti all'interno dell'Unione europea;
(ii) lo stress personale conseguente all'eventuale lucro cessante nell'Unione europea;
(iii) le perdite derivanti dall'applicazione del suddetto regolamento al Senatore Georgias nel maggio 2007 e in occasione di ogni suo rinnovo e comportanti danni pecuniari e morali conseguenti alla sua interdizione dal territorio dell'Unione europea ed al suo assoggettamento a misure di congelamento dei capitali.
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