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I DIRITTI DEI PASSEGGERI AEREI

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Tre miliardi di passeggeri prendono l'aereo ogni anno. La Corte  si  è  soffermata sui  loro diritti e  ha, in  particolare, risposto a una domanda ricorrente: in quali casi e a quali condizioni una compagnia aerea deve versare una compensazione ai passeggeri?

Nel 2009 la Corte ha dichiarato che i passeggeri il cui volo è ritardato di tre ore    o più hanno diritto a una compensazione, così come i passeggeri il cui volo      è annullato, a meno che la compagnia aerea non possa provare che il ritardo     è dovuto a circostanze straordinarie che sfuggono al suo effettivo controllo (sentenza del 19 novembre 2009, Sturgeon, C-402/07). La Corte ha successivamente specificato che l'urto di una scaletta mobile d' imbarco contro un aereo nonché la maggior parte dei problemi tecnici imprevisti non costituiscono circostanze straordinarie e non escludono quindi il diritto alla compensazione (sentenza del 14 novembre 2014, Siewert e altri, C 394/14; sentenza del 17 settembre 2015, van der Lans, C-257/14).

La Corte ha inoltre indicato, nel 2014, che l'ora di arrivo effettiva del volo corrisponde al momento in cui si apre almeno uno dei portelloni dell'aereo. Infatti, è solo nel momento in cui i passeggeri sono autorizzati a lasciare l'apparecchio che essi possono riprendere le loro attività senza restrizioni (sentenza del 4 settembre 2014, Germanwings,  C-452/13).

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