70 anni al servizio dei cittadini e di un’Unione di diritto

A | L’attività dell’istituzione nel 2022
B | Gli eventi centrali dell’anno
C | Rapporti con il pubblico

 
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A | L’attività dell’istituzione nel 2022

Il 4 dicembre 1952 i primi membri della Corte di giustizia della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) prestavano giuramento in una delle quattro lingue ufficiali della CECA.

Alfredo Calot Escobar

Cancelliere della Corte di giustizia


Il Cancelliere della Corte di giustizia, segretario generale dell’istituzione, dirige i servizi amministrativi, sotto l’autorità del presidente.


Il 4 dicembre 1952 i primi membri della Corte di giustizia della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) prestavano giuramento in una delle quattro lingue ufficiali della CECA. Nove membri – sette giudici e due avvocati generali – rappresentanti delle culture giuridiche di ciascuno Stato membro per assicurare un dialogo fecondo tra le loro tradizioni, un cancelliere deputato al buon funzionamento dell’organo giurisdizionale, un servizio linguistico per garantire l’accesso alla giustizia europea senza barriere linguistiche e un’amministrazione per assicurare il buon impiego del denaro pubblico al servizio dell’autorità giudiziaria della CECA: ecco, a grandi linee, che cos’era la Corte nei primi giorni della sua installazione.

70 anni più tardi, la Corte può guardare indietro al cammino percorso con l’orgoglio di essere riuscita ad evolvere al passo coi tempi senza mai rinnegare i suoi valori fondanti.

Più che mai, e allorché la Corte ha ormai reso dalla sua creazione più di 43 000 decisioni, il sostegno all’attività giurisdizionale continua a essere la bussola per l’insieme dei servizi dell’istituzione.

A questo proposito, il 2022 è stato un anno importante per porre le basi di uno dei progetti faro della Corte, l’istituzione di un sistema integrato di gestione delle cause, che permetterà, a regime, agli organi giurisdizionali di lavorare nel contesto di flussi interamente digitalizzati, sicuri e integrati, dall’introduzione della causa fino alla diffusione della decisione. Questo progetto, la cui filosofia ruota intorno alla qualità e celerità della giustizia, verrà alla luce nel 2024 dopo vari anni di stretta cooperazione tra gli organi giurisdizionali, le cancellerie e i servizi. Esso costituirà una tappa fondamentale nel processo di digitalizzazione dell’attività giurisdizionale, avviato anni fa con l’introduzione dello strumento e-Curia, e costituirà, se ce ne fosse stato bisogno, una nuova testimonianza dell’accelerazione del ricorso all’innovazione tecnologica come chiave di efficienza e di progresso.

In parallelo, il piano di lavoro dell’istituzione ha continuato a nutrirsi di altri obiettivi strategici. In tale contesto, nel 2022 sono stati varati progetti importanti, alcuni dei quali riflettono innegabilmente i principi direttivi che guidano l’azione dell’istituzione fin dalla sua creazione.

Tra questi principi vi è, da sette decenni, la ricerca di personale dotato del massimo livello di competenze e di professionalità, proveniente da tutti gli Stati membri. Poliglotti, altamente qualificati e pienamente impegnati al servizio della costruzione di un’Europa della giustizia, sono al cuore del progetto di valorizzazione e di reperimento dei talenti attuato dall’istituzione. In questa prospettiva, nel 2022 la Corte ha lanciato un’iniziativa globale di rafforzamento dell’accessibilità e dell’inclusione, volta a favorire l’assunzione, l’integrazione e la realizzazione personale dei colleghi con disabilità, consentendo così a ciascuno di esprimere pienamente le proprie competenze. Questa iniziativa, che implica la partecipazione di tutta l’istituzione, ambisce anche a garantire l’accesso alla Corte di giustizia dell’Unione europea, fisicamente o virtualmente, a tutti i cittadini, alle parti in causa e ai visitatori.

La volontà di restare all’ascolto dei cittadini, ma anche di agevolare il ravvicinamento con il grande pubblico, ispira anch’essa da tempo la politica di comunicazione e di informazione dell’istituzione. Durante quest’anno-anniversario, molte iniziative hanno favorito questa prossimità, come il progetto pilota di web streaming delle udienze, presentato in queste pagine. Forte dell’esperienza maturata nel corso della pandemia, l’istituzione ha inoltre integrato stabilmente un programma di visite a distanza, destinato agli allievi delle scuole superiori degli Stati membri, che consente loro di visitare gli edifici dell’istituzione, di seguire delle presentazioni e di interagire in diretta con un Membro della Corte, nella loro lingua, senza muoversi dalla propria aula. Quest’iniziativa entusiasmante, cui varie centinaia di allievi hanno già partecipato nei diversi Stati membri, offre così a tutti i giovani che, per ragioni di distanza, costi o difficoltà di spostamento hanno dovuto finora restare lontani dalla Corte, nuove possibilità di farci visita e di meglio comprendere il ruolo dell’autorità giudiziaria dell’Unione.

L’elenco dei progetti portati a buon fine nel 2022 appare, come ogni anno, tanto ricco quanto diversificato, e potrebbe continuare. Tuttavia, non sono tanto le realizzazioni annuali a testimoniare la cultura e i valori di un’organizzazione, quanto piuttosto la sua capacità di assumere la propria parte di responsabilità nel contesto travagliato che l’Europa sta attraversando.

A questo proposito, la Corte avrà pienamente svolto il suo ruolo accogliendo la Corte suprema di Ucraina per favorire la costruzione di una giustizia di pace e di progresso, aprendo eccezionalmente la sua aula magna di udienza per celebrare, il tempo di una rappresentazione teatrale, la memoria dei giudici che hanno dato la vita per proteggere lo Stato di diritto cui la nostra giurisprudenza instancabilmente si richiama, ricorrendo a tutte le tecnologie disponibili per andare incontro a coloro che sono lontani o operando affinché ciascuno trovi il suo posto e possa evolvere all’interno dell’istituzione, in un’ottica di uguaglianza e di inclusione.

Nel 2022, anche alla Corte come altrove, il riscaldamento e le luci sono stati abbassati per contribuire allo sforzo di sobrietà energetica, ma la fiamma che anima la nostra missione non ha mai brillato così forte!

Alfredo Calot Escobar

Cancelliere della Corte di giustizia

B | Gli eventi centrali dell’anno

I 70 anni della Corte di giustizia dell’Unione europea: panoramica dell’anno di anniversario

«Una giustizia vicina al cittadino»

L’istituzione ha celebrato il suo 70° anniversario nel corso dell’intero 2022, con il tema «Una giustizia vicina al cittadino» come filo conduttore. Le celebrazioni sono l’occasione per ripercorrere il cammino compiuto dalla posa della prima pietra da parte dei padri fondatori della Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) nel 1952, momento iniziale della costruzione europea. Prima di giungere a spegnere la 70ª candelina, l’istituzione giudiziaria ha attraversato anni ed epoche, superandone le sfide. La successione dei Trattati, la creazione del Tribunale nel 1989, l’attribuzione di nuove competenze o, ancora, i successivi allargamenti, ma anche la Brexit, il progressivo aumento delle lingue ufficiali e del numero degli avvocati generali, il raddoppio dei giudici del Tribunale… tutti eventi che hanno scandito questo cammino e che hanno accompagnato la Corte nel compimento della sua missione: vigilare sul rispetto del diritto dell’Unione e garantirne l’interpretazione e l’applicazione uniformi. Prima di guardare al futuro, ricordiamo gli avvenimenti principali che hanno scandito quest’anno speciale.

All’inizio dell’anno, il presidente ha presentato il logo del 70° anniversario che è stato così introdotto per la prima volta come elemento decorativo della Corte. Simbolo di questo anniversario, tale logo comparirà su tutte le pubblicazioni dell’anno ed è stato apposto sull’edificio in modo da renderlo visibile dal centro della città di Lussemburgo per suscitare l’attenzione dei cittadini. In occasione delle Giornate Porte aperte, i visitatori hanno potuto inviare cartoline con tale logo nei vari paesi di provenienza per far giungere ai propri cari la notizia della propria partecipazione a tale evento di festa.

Una campagna informativa condotta su Twitter ha sensibilizzato i cittadini sulla storia e sull’attività dell’istituzione. 70 tweet hanno ripercorso la storia della Corte dal 1952 ai nostri giorni per 146 000 follower.

Sulla scia di una tradizione pluridecennale, dopo i francobolli emessi per l’inaugurazione del Palazzo nel 1973, per i 35 anni della Corte nel 1987, per i 50 anni nel 2002 e per i 60 anni nel 2012, Post Luxembourg ha dedicato un francobollo ai 70 anni dell’istituzione. In un altro ambito, è stato pubblicato un libro sulla storia della Corte in un’edizione di prestigio, che consentirà di far conoscere la nostra istituzione in occasione di visite ufficiali e ricevimenti protocollari. La pubblicazione di un’edizione accessibile al pubblico è prevista per il 2023.

Le celebrazioni hanno raggiunto il loro culmine all’inizio di dicembre, quando la Corte ha riunito, in occasione di un Forum straordinario dei magistrati, i presidenti delle corti costituzionali e supreme degli Stati membri, della Corte europea dei diritti dell’Uomo e della Corte dell’Associazione europea di libero scambio. Tale importante evento annuale, che nel 2022 si è tenuto con un format particolare, rappresenta un’occasione di scambio tra i giudici e avvocati generali e i magistrati di tutti gli Stati membri per promuovere il dialogo giudiziario. L’evento, dedicato al tema «Una giustizia vicina al cittadino», è stato introdotto dalla proiezione nell’Aula Magna d’udienza di un film inedito che commemora il 70° anniversario della Corte, ripercorrendo la sua storia e il suo ruolo nella costruzione dell’ordinamento giuridico europeo. Accessibile al grande pubblico, esso è stato realizzato dai servizi della Corte e ha coinvolto membri della Corte di giustizia e del Tribunale e rappresentanti del mondo accademico, il tutto accompagnato da numerose immagini di archivio.

Per l’udienza solenne del 6 dicembre, la Corte ha accolto Sua Altezza Reale il Granduca ereditario del Lussemburgo Guglielmo, Othmar Karas, primo vicepresidente del Parlamento europeo, Michal Šalomoun, Ministro degli Affari legislativi e presidente del Consiglio legislativo della Repubblica ceca, Věra Jourová, vicepresidente della Commissione europea, e Sam Tanson, Ministra della Cultura e della Giustizia del Granducato di Lussemburgo.

Costruttori d’Europa: i giovani come ospiti d’onore della Corte

Le celebrazioni del 70° anniversario si sono concluse il 6 dicembre con la conferenza «Costruttori d’Europa», un particolare incontro tra gli alti rappresentanti dell’Unione e i giovani europei.

«Benvenuti nella vostra casa, la vostra Corte di giustizia!»

Con queste parole, il Presidente Koen Lenaerts si è rivolto a 240 studenti di scuole secondarie superiori provenienti da dieci Stati membri presenti nell’Aula Magna d’udienza o collegati a distanza, prima di ricordare il ruolo della Corte e il suo impatto sulla vita quotidiana dei cittadini. Il Presidente Lenaerts, Othmar Karas e Věra Jourová hanno illustrato il loro percorso individuale e le attività che svolgono nelle rispettive istituzioni, sottolineando l’importanza delle loro diverse origini, espressione di un’Europa unita nella diversità: «Una persona di origini, religione o opinioni differenti, può avere ragione quanto me», ha dichiarato Othmar Karas. Věra Jourová ha invece ricordato ai giovani studenti che valori come la democrazia e lo Stato di diritto non sono stati sempre scontati: ha quindi evocato i primi ricordi memorabili della sua vita, l’arrivo dei carri armati sovietici in occasione della Primavera di Praga nel 1968.

Il Presidente Lenaerts, Othmar Karas e Věra Jourová si sono poi prestati a uno scambio di domande e risposte con i ragazzi invitati. I vantaggi della costruzione europea, il significato dell’adesione all’Unione da parte dei paesi dell’Europa dell’Est, le sfide più impegnative che l’Unione si trova ad affrontare, la sua azione in caso di violazione del suo diritto e dei suoi valori, le diverse critiche sollevate nei suoi confronti e l’avanzare dell’euroscetticismo, il riscaldamento climatico e la discriminazione fondata sul sesso o sull’orientamento sessuale: sono tanti i temi sui quali i giovani visitatori hanno chiesto ai loro interlocutori di esprimersi.

A guisa di epilogo, di fronte agli studenti, il Presidente Lenaerts ha ricordato la dichiarazione di Robert Schuman: «L’Europa non potrà farsi in una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto». Al termine di questo incontro, gli studenti hanno espresso la loro grande soddisfazione per avere avuto la possibilità di interagire con degli alti rappresentanti dell’Unione.

«Penso sia davvero stimolante vedere che abbiamo la possibilità di partecipare e di porre delle domande a leader di primo piano!»

«La nostra scuola ha avuto il privilegio di porre delle domande alle grandi personalità delle istituzioni europee: non mi sono sentito uno spettatore, ma un attore della conferenza.»

Streaming delle udienze – Un passo in più per avvicinare la Corte ai cittadini

Nell’ottica di una lettura moderna del principio di trasparenza e di pubblicità delle udienze, la Corte di giustizia mette a disposizione, a partire da quest’anno, lo streaming delle udienze sul sito CVRIA, nell’ambito di un’esperienza pilota. Con questo nuovo servizio, la Corte intende avvicinarsi ancor di più ai cittadini dell’Unione. Il sistema, varato nell’aprile 2022, offre alle persone che non sono in grado di recarsi a Lussemburgo per svariate ragioni (costi, distanza, difficoltà di spostamento) la possibilità di seguire le udienze della Grande Sezione della Corte di giustizia alle stesse condizioni del pubblico in loco. Infatti, posto che il multilinguismo è un aspetto centrale del funzionamento dell’istituzione, i cittadini possono seguire il dibattimento nella lingua di loro scelta selezionando il loro canale di interpretazione in streaming.

Al fine di garantire la serenità dei dibattiti e prevenire eventuali difficoltà tecniche, le udienze di discussione non sono trasmesse in diretta, ma in differita. Le udienze del mattino sono così trasmesse nel pomeriggio, mentre le udienze del pomeriggio sono trasmesse la mattina seguente. Le pronunce delle sentenze della Corte di giustizia e la lettura delle conclusioni degli avvocati generali sono invece trasmesse in diretta. Al fine di agevolare la comprensione della causa, poco prima della trasmissione dell’udienza sullo schermo appare una clip audiovisiva multilingue esplicativa presentata da un addetto stampa.

Sébastien Servais

capo della sezione Audiovisivi

«Benché la decisione di attuare il sistema di streaming sia piuttosto recente, la nostra sezione vi si prepara da parecchi anni. La sfida principale incontrata nel lancio del servizio è stata, anzitutto, di carattere tecnico, poiché si sono rese necessarie numerose apparecchiature informatiche e una modifica del cuore stesso dei nostri sistemi di conferenza, in particolare per garantire il rispetto del multilinguismo. Altri elementi hanno richiesto un’elevataattenzione: l’utilizzo delle immagini nel corso delle udienze, le diverse problematiche connesse all’integrità stessa dell’udienza e la tutela dei dati personali dei partecipanti. Un’attenzione particolare è stata prestata alla qualità delle riprese e alla gestione delle telecamere al fine di diffondere un’immagine di alta qualità. Questo servizio di streaming verrà progressivamente integrato mediante nuovi mezzi di comunicazione esterni che consentiranno di aumentare la visibilità dei lavori della nostra istituzione, garantendo nel contempo una massima trasparenza nei confronti del cittadino. Si tratta probabilmente soltanto di una prima tappa, ma il primo passo è senza dubbio sempre il più complicato».

Tina Omahen

interprete

«Dopo essersi dovuti adattare a cambiamenti importanti nell’esercizio della loro professione a causa della crisi sanitaria, gli interpreti si sono trovati ad affrontare un’altra novità: il doppiaggio delle clip audiovisive presentate prima della trasmissione delle udienze in streaming. Diversamente dall’interpretazione, il doppiaggio deve essere realizzato in sincronizzazione quasi perfetta con l’oratore. Oltre alla necessità di adeguare la nostra tecnica abituale di restituzione a questa diversa esigenza, abbiamo dovuto anche acquisire familiarità con nuovi strumenti di registrazione. Per taluni colleghi, che si servono principalmente di documenti manoscritti per prepararsi, il passaggio al digitale ha rappresentato una sfida da affrontare. Tuttavia, superato qualche ostacolo iniziale, abbiamo ora sviluppato una solida routine per svolgere questo nuovo compito».

Marc-André Gaudissart

cancelliere aggiunto della Corte di giustizia

«Benché la trasmissione online delle udienze di discussione fosse richiesta da molti anni, in particolare da giornalisti, dal mondo accademico e da parlamentari, essa non era ancora stata attuata dalla Corte di giustizia o dal Tribunale, non solo a causa di aspetti connessi alla gestione dei dibattimenti e al corretto svolgimento delle udienze, ma anche a causa di ostacoli di carattere tecnico o linguistico, visto che la trasmissione di un’udienza in più lingue priva di interpretazione simultanea è di poca utilità per i cittadini dell’Unione. Poi è scoppiata la crisi sanitaria…
Grazie ai considerevoli sforzi compiuti dalla Corte in tale periodo, segnatamente per consentire alle parti, talvolta soggette a rigide restrizioni nei propri spostamenti, di partecipare a distanza alle udienze di discussione che si tenevano a Lussemburgo, la Corte si è dotata dei mezzi tecnici necessari che oggi le consentono di garantire la trasmissione online delle proprie udienze. Tale sviluppo riguarda, attualmente, solo le udienze della Grande Sezione della Corte di giustizia. Esso rappresenta, tuttavia, un passo importante verso una maggiore trasparenza della giustizia nei confronti dei cittadini, nonché un innegabile progresso per gli organi giurisdizionali nazionali che hanno sottoposto alla Corte di giustizia una questione pregiudiziale vertente sull’interpretazione o la validità del diritto dell’Unione e che possono ora seguire a distanza la discussione cui tale questione ha dato origine in udienza e, in tal modo, meglio comprendere la portata della risposta fornita dalla Corte di giustizia. Un vantaggio non trascurabile in un momento in cui i valori e i fondamenti stessi della costruzione europea sono a volte rimessi in discussione».

Rappresentazione teatrale nell’Aula Magna d’udienza della Corte

L’ultima estate – Falcone e Borsellino trent’anni dopo

In memoria del 30° anniversario dell’assassinio dei magistrati italiani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, l’Aula Magna d’udienza della Corte si è trasformata nel palcoscenico di un teatro per la rappresentazione dell’opera L’ultima estate – Falcone e Borsellino trent’anni dopo di Claudio Fava, con la regia di Chiara Callegari, alla presenza del Presidente Lenaerts e di numerose personalità. Claudio Fava è giornalista e scrittore, ex deputato del Parlamento italiano e membro del Parlamento europeo, attuale presidente della Commissione Antimafia della Regione Sicilia. La sua opera ripercorre gli ultimi mesi di vita dei due magistrati italiani negli anni ‘90.

Un ufficio, due sedie, uno schedario in un ambiente minimalista: quello che la regista Callegari ha inteso trasmettere era l’importanza dell’impegno in una causa comune e la necessità di rimanere vigili di fronte al pericolo che, ancora oggi, rappresentano le minacce per lo Stato di diritto e una criminalità economica che non conosce confini. Il linguaggio artistico crea uno spazio per mediare le emozioni degli spettatori e per sensibilizzarli ai valori della giustizia. La Corte ha quindi ricordato l’importanza del dovere della memoria e ha voluto rendere omaggio a questi magistrati italiani impegnati nella protezione dello Stato di diritto.

Chiara Callegari, Simone Luglio e Giovanni Santangelo

«Lo spettacolo L’ultima estate – Falcone e Borsellino trent’anni dopo restituisce la storia unica di due magistrati italiani votati alla lotta antimafia. È stato scritto nel 2021, in un periodo di grande incertezza per l’umanità, in cui i popoli del mondo intero combattevano contro una minaccia comune. In una tale fase di incertezza, pensare di mettere in scena la vita di questi due uomini che si sono trovati a combattere da soli contro una creatura mostruosa senza limiti, la mafia, era strano e difficile. È stato un privilegio poter onorare le loro figure in un contesto come quello della Corte di giustizia dell’Unione europea.

Per raccontare delle storie, l’attore ha bisogno di un pubblico. Alla Corte abbiamo trovato non solo numerosi spettatori, in presenza e in streaming, ma anche un luogo che, per la sua natura e per la sua missione, è portavoce di tutti i cittadini europei.

Questo luogo ha messo il nostro spettacolo nella giusta prospettiva e lo ha elevato a un altro livello. Il peso delle parole pronunciate dagli attori è cambiato e ha assunto un’altra portata. Occorreva anche tener conto del fatto che eravamo i primi a recitare all’interno della Corte, divenuta per un giorno un teatro.

Hanno introdotto lo spettacolo il Presidente della Corte, Koen Lenaerts, e la Ministra italiana della Giustizia, Marta Cartabia. E poi la parola è passata a noi! Di fronte alla sfida di presentare uno spettacolo così toccante in questo luogo di giustizia altamente simbolico, era essenziale non farsi bloccare dall’emozione.

“Il giorno fu deciso, un sabato di maggio…”, queste parole sono risuonate nel silenzio dell’Aula Magna d’udienza e il nostro racconto dell’avventura umana di due servitori della giustizia ha avuto inizio.

Non dimenticheremo mai l’accoglienza calorosa, la disponibilità e la competenza degli organizzatori e del personale tecnico, e l’entusiasmo comune che regna in questa meravigliosa cattedrale del diritto dell’Unione».

C | Rapporti con il pubblico

Gli addetti stampa della Direzione della Comunicazione, giuristi di formazione, hanno il compito di spiegare le sentenze, le ordinanze e le conclusioni, ma anche le cause pendenti ai giornalisti di tutti gli Stati membri e ai loro diversi corrispondenti. Sono responsabili della preparazione degli eventi e dei mezzi di comunicazione loro destinati e a cui possono abbonarsi.

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Nel 2022, anno dedicato al tema «Una giustizia vicina al cittadino», il dialogo con i professionisti del diritto e con il grande pubblico si è intensificato. In continuità con gli anni precedenti, l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione, sia nel quadro di un nuovo programma di visite a distanza, sia attraverso i social network, resta uno strumento fondamentale per rafforzare l’accessibilità e la trasparenza dell’attività della Corte, segnatamente rispetto alla società civile. Il 70° anniversario è stato l’occasione per far emergere uno dei valori essenziali della Corte: mettersi al servizio dei cittadini e di un’Unione di diritto.

Il 2022 è stato caratterizzato dal ritorno progressivo dei visitatori grazie al progressivo abbandono delle restrizioni imposte dalla pandemia.

Dopo due anni senza incontri, una prima Giornata Porte aperte è stata organizzata alla Corte il 9 maggio, in occasione della Giornata dell’Europa. In occasione di tale evento, presso la sede della Corte, è stato possibile partecipare, previa registrazione, alle visite guidate in più lingue organizzate per illustrare l’attività dell’istituzione: sono stati presentati al pubblico i compiti della Corte di giustizia e del Tribunale, lo svolgimento di un’udienza, l’aula delle deliberazioni e l’Aula Magna d’udienza. In parallelo, a Esch-sur-Alzette, capitale europea della cultura nel 2022, la Corte ha allestito il proprio stand in una bella giornata di primavera. Un’équipe composta da dipendenti e da membri della Corte è andata a incontrare i cittadini per promuovere e illustrare il ruolo dell’istituzione giudiziaria europea. L’8 ottobre la Corte ha deciso di aprire nuovamente le proprie porte per un evento di più ampio respiro rispetto all’edizione primaverile, ponendo al centro i servizi dell’istituzione e numerose professioni. Complessivamente, più di 2 700 persone hanno approfittato di questa opportunità unica di scoprire la Corte dall’interno.

Nel corso dell’anno, l’istituzione ha pubblicato sul sito CVRIA 216 comunicati stampa per informare giornalisti e professionisti in merito alle decisioni della Corte di giustizia e del Tribunale in tempo reale, al momento della pronuncia. Tenendo conto di tutte le versioni linguistiche disponibili sul sito, sono stati trasmessi ai corrispondenti negli Stati membri 2 856 comunicati stampa.

Gli addetti stampa hanno altresì inviato ai loro corrispondenti, principalmente giornalisti, ma anche professionisti del diritto, 551 newsletter e 568 «info-rapide» riguardanti le cause che non sono state oggetto di comunicati stampa. Nel 2022 sono state altresì trattate (nella lingua di ciascun richiedente) più di 10 000 e-mail e quasi 5 000 telefonate, riguardanti richieste di informazioni da parte dei cittadini.

L’istituzione ha potenziato l’utilizzo dei social network per informare il grande pubblico attraverso i suoi due account Twitter, uno in francese e l’altro in inglese, che contano complessivamente 146 000 follower. Nel 2022 sono stati postati 1 868 tweet, vale a dire il doppio dell’anno precedente, dedicati essenzialmente alle sentenze più importanti pronunciate dalla Corte di giustizia e dal Tribunale e ai principali eventi della vita dell’istituzione. Su Twitter è stata realizzata una campagna dedicata alle celebrazioni del 70° anniversario: i follower hanno così potuto scoprire la storia della Corte attraverso 70 tweet appositamente postati per l’occasione, che hanno ripercorso gli ultimi 70 anni dell’istituzione. Presente anche su LinkedIn, l’istituzione ha diffuso 313 post rivolti ai 178 000 iscritti su detto network professionale. Nell’arco di un anno, la Corte ha ampliato di oltre un terzo tale comunità, un’evoluzione che rivela la visibilità della sua presenza su tale piattaforma.

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La Corte persegue così un obiettivo di trasparenza al fine di rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione. In questo processo, la comprensione del suo ruolo e della sua attività giurisprudenziale è un fattore essenziale. Questa volontà di avvicinarsi ai cittadini è testimoniata anche dalla concretizzazione di un progetto di visite a distanza avviato nel 2021. Dopo essere stato realizzato in francese, italiano, lettone e ungherese, detto progetto, forte del suo successo, è stato proposto in altre lingue. Si sono così tenute visite a distanza anche in ceco, greco, polacco e rumeno. L’obiettivo per il 2023 è di continuare su questa strada e di estendere tale programma a nuove lingue ufficiali.

Per quanto attiene al formato più tradizionale, dopo due anni fortemente segnati dalla pandemia, l’organizzazione di visite in presenza ha ripreso slancio e gli edifici della Corte hanno accolto 9 683 visitatori. Altri hanno optato per il formato virtuale – circa il 15% dei visitatori quest’anno. Tale formato possiede il potenziale per evolvere considerevolmente nei prossimi anni rendendo quindi la Corte accessibile ai cittadini europei che vivono nelle regioni più distanti da Lussemburgo. Questa politica di accesso a distanza, da un lato, riduce l’impatto ambientale e annulla distanze e costi e, dall’altro, rappresenta un valore aggiunto nell’ottica della trasparenza e della comprensione dell’istituzione.

Le visite a distanza issono finalizzate a far conoscere il ruolo degli organi giurisdizionali dell’Unione agli studenti delle scuole secondarie superiori, di età compresa tra i 15 e i 18 anni. Un giurista illustra l’incidenza della giurisprudenza della Corte sulla loro vita quotidiana e l’attività giurisdizionale. Gli studenti visitano virtualmente gli edifici e assistono alla proiezione di due cortometraggi ideati per tale programma. Possono incontrare un giudice o un avvocato generale per una sessione di domande/risposte. Il programma mira a sensibilizzare i giovani studenti e i loro professori ai valori democratici e alle sfide che il diritto si trova oggi ad affrontare.

Dimitrios Gratsias,

giudice alla Corte di giustizia

«La prospettiva di partecipare a una “visita a distanza” in lingua greca alla Corte mi ha entusiasmato fin dall’inizio del progetto. Devo però dire che avevo qualche dubbio. Come parlare della Corte agli allievi delle scuole superiori, senza assillarli troppo con i dettagli tecnici ma anche senza cadere nella trappola di un’ingannevole semplificazione? E poi si sarebbe trattato appunto di una visita a distanza, priva della spontaneità che generalmente caratterizza gli scambi nel corso delle visite in presenza. Ma i miei dubbi si sono rivelati ingiustificati. Molti partecipanti ci hanno trasmesso le loro domande in anticipo, l’una più interessante dell’altra. Ho strutturato la mia presentazione rispondendo prima alle questioni generali, poi a quelle più specifiche, o anche personali. Abbiamo avuto, grazie anche alle domande poste nel corso della seduta, non soltanto una discussione vivace, il che non sorprende visto il tipo di pubblico, ma anche un vero e proprio dibattito approfondito, da cui penso sia emersa un’immagine fedele della missione della Corte e delle sfide cui essa deve far fronte. Esperienza da ripetere? Senza ombra di dubbio, sì!»

Varvara Efkarpidou,

allieva dell’ultimo anno di liceo, scuola franco-ellenica «Jeanne d’Arc» del Pireo, Grecia

«I miei compagni di classe ed io abbiamo avuto il privilegio di partecipare a una visita della Corte di giustizia dell’Unione europea a distanza, e di poter così incontrare i suoi Membri. L’accesso alle visite guidate della Corte costituisce un’opportunità unica alla nostra età, in cui l’introspezione e l’orientamento professionale diventano sempre più importanti per la costruzione del nostro futuro. Il momento storico non suscita sempre ottimismo: le crisi sociali e finanziarie e le crescenti preoccupazioni dei nostri genitori alimentano i nostri interrogativi. L’incontro con i membri della Corte era allora un’opportunità gratificante e, per alcuni, l’inizio di un sogno. Le risposte alle nostre domande e la visita guidata nel suo insieme hanno suscitato l’interesse e la curiosità di tutti gli studenti. Questa visita rimarrà impressa nelle nostre memorie. Porgiamo i nostri più vivi ringraziamenti a tutti gli organizzatori e al nostro liceo per questa bella iniziativa.»

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